Cos'è la parabola della matita di Milton Friedman e perché Elon Musk la ripropone contro i dazi?

Cos'è la parabola della matita di Milton Friedman e perché Elon Musk la ripropone contro i dazi?
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Torino Cronaca ECONOMIA

In un mondo dove i dibattiti economici e le politiche commerciali spesso dominano le discussioni, la parabola della matita, un'illustrazione di Milton Friedman, economista premio Nobel, offre una riflessione profonda su come funziona l'economia globale e su come l'interconnessione tra nazioni e persone possa essere una forza positiva. Utilizzata per spiegare i benefici del libero mercato, la parabola della matita è un esempio semplice ma potente che mette in luce la bellezza della cooperazione globale. (Torino Cronaca)

Su altri giornali

"Più affascinante, a mio avviso, è la posizione di Elon Musk che emerge da questa situazione" è il commento dell'analista geopolitico Dario Fabbri a Omnibus, mentre in studio si dibatteva del tema dei dazi, del dissenso tra i repubblicani e del consenso di Trump. (TGLA7)

Karoline Leavitt, la ventottenne e geniale “Press Secretary” che ogni giorno affronta i giornalisti con smagliante cipiglio, se l’è cavata con un “Boys are boys, you know”, come il bonario romanesco “So’ regazzi…”. (Il Riformista)

Dopo giorni di tensioni con l’industria tech e automotive, Donald Trump ha annunciato una pausa di 90 giorni su gran parte dei nuovi dazi alle importazioni, eccezion fatta per la Cina. A salutare con entusiasmo la notizia è stato Elon Musk, che ha subito postato due bandiere americane in risposta a un’intervista del Segretario al Tesoro Scott Bessent su Fox Business. (Automoto.it)

Trump si è già stufato di Elon Musk: «Non ho bisogno di lui»

Nonostante i dazi rappresentino un punto centrale dell'agenda trumpiana, Musk ha cercato di sfruttare il suo ruolo privilegiato di first buddy per lanciare un appello personale e diretto al tycoon ed impedire l'entrata in vigore delle imposte doganali. (Tgcom24)

Diversissimi — Elon re del digitale, Donald immerso nell’analogico — simili solo nel narcisismo, Musk e Trump sembravano inconciliabili. Un collante che sembrava destinato a durare: al presidente l’imprenditore di Tesla e SpaceX e gli altri tecnologi trumpiani della Silicon Valley erano parsi capaci di dare concretezza con le loro capacità ingegneristiche al suo forte ma indefinito desiderio di demolire il regime esistente. (Corriere della Sera)

Donald Trump sembra pronto a dare il benservito a Elon Musk. D’altronde il patron di Tesla e SpaceX ha detto apertamente che non apprezza la politica dei dazi del presidente degli Stati Uniti e ha dato dello «stupido» al suo consigliere in materia, Peter Navarro. (Milano Finanza)