OpenAI si prepara a diventare un’azienda for-profit
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OpenAI, la società creatrice di ChatGPT, sta pianificando una profonda ristrutturazione per trasformarsi in un’azienda for-profit. Questa mossa segna un allontanamento significativo dalla sua missione originale di organizzazione non-profit dedicata allo sviluppo sicuro dell’intelligenza artificiale. E rimette in discussione l’utilizzo dei dati proprietari per addestrare i modelli AI. OpenAI diventerà un’azienda for-profit Il cambiamento più rilevante riguarda l’eliminazione del consiglio di amministrazione non-profit che attualmente controlla le operazioni dell’azienda. (Tech Princess)
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NEW YORK – A due anni dal lancio di ChatGpt che ha trasformato OpenAI, fin lì un laboratorio di ricerca, nell’azienda leader mondiale dell’intelligenza artificiale, e a un anno dal fallito golpe contro il suo gran capo, Sam Altman, accusato da dirigenti e consiglieri d’amministrazione di aver stravolto il progetto originario, dedicandosi più al successo commerciale e al profitto che allo sviluppo consapevole di un’AI sicura, l’impresa californiana è di nuovo nella bufera: si dimette all’improvviso Mira Murati, da 6 anni in OpenAI e da due suo principale responsabile operativo, oltre che chief technology officer. (Corriere della Sera)
Si profila una vera e propria rivoluzione in casa OpenAI. Un’operazione grazie alla quale il suo ceo, Sam Altman, otterrebbe il 7% del capitale. (Wall Street Italia)
Le dimissioni di Murati segnano un altro importante cambiamento ai vertici di OpenAI, l'azienda pioniera nel campo dell'intelligenza artificiale. La sua partenza segue quella di altri dirigenti di alto livello negli ultimi mesi, tra cui il co-fondatore John Schulman e l'ex responsabile della sicurezza Jan Leike. (Tom's Hardware Italia)
OpenAI, nata come organizzazione no-profit con l’obiettivo di sviluppare tecnologie AI sicure e benefiche per l’umanità, sta considerando una transizione verso un modello a scopo di lucro. Sam Altman potrebbe presto diventare uno degli uomini più ricchi al mondo grazie a un’importante svolta per OpenAI, l’azienda leader nel campo dell’intelligenza artificiale. (torinonews24.it)
Per OpenAI l’autunno è la stagione dei cambiamenti: due giorni fa Mira Murati, chief technology officer (CTO), ha annunciato le sue dimissioni dopo sei anni e mezzo. Escono anche altri due alti dirigenti: Bob McGrew, chief research officer, e Barrett Zoph, vicepresidente per la ricerca. (la Repubblica)
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