Ucciso a colpi di pistola, 3 arresti dopo 19 anni

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Le indagini hanno quindi portato a ritenere esistente una associazione per delinquere, operante da tempo a Livorno, finalizzata all’usura e alle estorsioni

Svolta nelle indagini sull'omicidio di Alfredo Chimenti, ucciso davanti alla sua abitazione nel 2002.

Secondo quanto emerso dalla indagini effettuate da carabinieri e guarda di finanza, il movente dell'agguato sarebbe da collegare a contrasti, nel mondo delle bische clandestine e del gioco d'azzardo. (Toscana Media News)

Ne parlano anche altre testate

L'omicidio, cosa accadde. Chimenti fu freddato con cinque colpi di pistola in piazza Mazzini, vicino al mare. Livorno, 13 settembre 2021 - Diciannove anni dopo, ci sono degli arresti per l'omicidio di Alfredo Chimenti, detto Cacciavite, ucciso a Livorno la sera del 30 giugno 2002: tre persone che avrebbero partecipato a vario titolo all'agguato. (La Nazione)

I reati contestati, a vario titolo, sono: omicidio premeditato, associazione per delinquere, usura aggravata, estorsione aggravata e porto abusivo di armi da sparo. (Livorno Press)

A perdere la vita nell’agguato fu Alfredo Chimenti, detto “Cacciavite”, molto conosciuto all’epoca nell’ambiente criminale toscano. Risolto dopo 20 anni omicidio a Livorno: “Cacciavite” ucciso da rivali gestori di bische Il 30 giugno 2002 veniva assassinato sotto casa sua a Livorno, Alfredo Chimenti, detto “Cacciavite”. (Fanpage.it)

Omicidio Chimenti: cosa avvenne nel 2002. Chimenti, soprannominato 'Cacciavite', fu vittima di un vero e proprio agguato notturno I tre arresti sono avvenuti nell'ambito di un'operazione, denominata 'La Garuffa' dal nome del circolo di cui Chimenti faceva parte, condotta da carabinieri e guardia di finanza di Livorno e coordinata dalla procura livornese. (gonews)

"Cacciavite", così veniva chiamato il 47enne ucciso, fu vittima di un vero e proprio agguato: atteso in piazza Mazzini a Livorno fu colpito all'addome con una pistola, mentre rientrava a casa, tra le 4.30 e le 5 del 30 giugno 2002. (Adnkronos)

E l’omicidio di "Cacciavite", ex calciatore di talento con qualche vizio di troppo, maturò proprio nel mondo del gioco d’azzardo più spregiudicato, quello che non perdona. Chimenti, dal carattere forte e duro, era diventato un soggetto scomodo, non gradito alla "batteria" per i suoi comportamenti prepotenti (La Nazione)