Mondragone, Salvini: «Mio dovere essere qui, democrazia non prevede la violenza»

Il Messaggero INTERNO

Se mi chiamano i cittadini perbene che vogliono vivere tranquilli a Mondragone, è mio dovere esserci e ci tornerò giorno dopo giorno, senza avvisare quei delinquenti.

Mondragone, Salvini: «Mio dovere essere qui, democrazia non prevede la violenza». EMBED. . . (LaPresse) "La democrazia non prevede la violenza.

Io, fossi in voi, andrei a chiedere a quei teppisti perché impediscono alla gente di parlare", ha proseguito Salvini. (Il Messaggero)

Su altre testate

Dopo gli scontri di Mondragone (guarda il video), Salvini chiude oggi la sua due giorni in terra casertana a Castel Volturno. Circa 200 gli uomini delle forze dell'ordine che avevano cercato di tenere la situazione sotto controllo. (ilGiornale.it)

Nel frattempo il leader della Lega Matteo Salvini ha lasciato il gazebo alle porte della mini zona rossa dei Palazzi Cirio per spostarsi in un lido del lungomare mondragonese. «Vieni a Mondragone e non sai nulla dei palazzi ex Cirio», ha detto il manifestante; «sei un provocatore» ha risposto il politico. (Il Mattino)

Il leader della Lega ha poi incontrato alcuni residenti italiani dei Palazzi Cirio di Mondragone. Matteo Salvini a Mondragone, è caos. (Positanonews)

Sono i dati, aggiornati alla mezzanotte di ieri, resi noti dall'Unità di crisi della Regione Campania. 17:08 - In Campania un caso positivo e nessun decesso. Un caso positivo, in Campania, su 1.686 tamponi esaminati. (Sky Tg24 )

"Per anni ci hai chiamati terroni", scrive un utente su Twitter condividendo le immagini del comizio di Matteo Salvini a Mondragone. Momenti di tensione non sono mancati con la polizia impegnata a separare con un cordone i contestatori da Salvini, costretto alla fine a sospendere il comizio. (Tiscali.it)

“La Lega – dice l’ex ministro dell’Interno - darà le case a chi le merita e il lavoro a chi lo merita e libererà Mondragone dai rom”. Come dice Sergio Nazzaro, scrittore vissuto a Mondragone: “Il vero straniero è il problema, che è sempre di qualcun altro. (L'HuffPost)