L’Aquila, fine della ricostruzione 12 anni dopo: una casa su 6 è ancora in macerie

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Se non interverranno proroghe o correttivi (la norma di riferimento è il decreto 183 del 2020, da poco convertito in legge, lo.

La rinascita dell'Aquila, distrutta dal sisma di dodici anni fa, è all'ultimo bivio.

Dentro o fuori: chi entro il 30 settembre non presenterà la richiesta di contributo, corredata almeno dalla prima parte del progetto, o chi non completerà la domanda dopo le mille sollecitazioni, perderà i soldi per la ricostruzione. (ilmattino.it)

Ne parlano anche altri media

«Roma non dimentica la tragedia del terremoto de L'Aquila del 2009» ha scritto la sindaca «La casa dello studente rappresenta uno dei simboli tra i piu' dolorosi del terremoto che ha colpito L'Aquila nel 2009. (La Stampa)

Subito dopo, Marsilio ha raggiunto il Parco della Memoria di Piazzale Paoli In occasione del 12esimo anniversario del terremoto dell’Aquila, il presidente della Regione Marco Marsilio ha partecipato stamane alla commemorazione delle vittime davanti alla casa dello studente. (IlPescara)

Dal 6 aprile in poi si susseguono oltre 35mila scosse, una ogni due minuti e mezzo Le 309 vittime sono state ricordate con migliaia di fiammelle accese alle finestre. (Il Sole 24 ORE)

Non c’è però causa pandemia, per il secondo anno consecutivo, la fiaccolata notturna tra le strade della città per ricordare i 309 morti del sisma che colpì dodici anni fa L’Aquila e l’Abruzzo. Nel capoluogo, infatti, ormai moltissimi hanno ripreso possesso delle loro abitazioni, visto che sono ormai concluse più di 28mila pratiche e sono in fase istruttoria le ultime 1.100 che dovrebbero vedere la luce entro il 2021. (Avvenire)

“Nessuno di noi può e deve dimenticare”, ha scritto su Twitter il sindaco Pierluigi Biondi, “ma negli occhi dei nostri ragazzi leggiamo un nuovo racconto. Nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2009 una scossa di terremoto di 5.8 gradi localizzata a pochi chilometri da L’Aquila, causò 309 vittime e 1900 feriti. (Il Fatto Quotidiano)

Oltre a loro l’Amministrazione comunale ha voluto essere vicino alla dottoressa Fabiola Tamburro, vastese d’adozione, che nel terremoto del 2009 ha perso il padre Marino, la sorella Giuliana e il nipotino Stefano Antonini. (Vasto Web)