Francesco Spano e le consulenze a suo marito durante l’incarico al Maxxi di Giuli: cosa c’è nell’inchiesta di Report

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Fatto Quotidiano INTERNO

È una storia di consulenze in evidente conflitto di interessi e di mancate comunicazioni quella che ha portato alle dimissioni del capo gabinetto del ministero della Cultura Francesco Spano, nominato appena dieci giorni fa dal neo ministro Alessandro Giuli, che a sua volta aveva preso il posto di Gennaro Sangiuliano dopo lo scandalo che lo aveva coinvolto. La questione della nuova grana per Fratelli d’Italia era stata annunciata da Sigfrido Ranucci, che aveva anticipato lo scoop di Report nella puntata che andrà in onda domenica prossima. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Quel che non ra… È stato investito da «un barbarico clima di mostrificazione», denuncia Giuli. (la Repubblica)

Si tratti di un’imprudenza, chiamiamola così, nel suo passato amministrativo, che avrebbe potuto trasformarsi in qualcosa di diverso visto il salto di carriera al vertice del Ministero dei Beni culturali, e di più grave, oppure di una sorta di incompatibilità con il ventre molle di Fratelli d’Italia (il dirigente locale che lo accusa di essere “pederasta”, quando lui non ha mai celato di essere omosessuale), la conclusione a sorpresa della breve carriera di Francesco Spano al fianco del neo-ministro della Cultura, sull’onda delle rivelazioni annunciate da “Report”, è un nuovo caso con cui Meloni non si sarebbe augurata di celebrare il secondo anniversario del suo governo. (La Stampa)

Una decisione che era nell’aria, come anticipato dal Fatto Quotidiano, che aveva parlato di pressioni politiche degli ultimi giorni legate proprio all’annuncio di Ranucci. Il pisano Francesco Spano, capo di gabinetto nominato tra le polemiche da Alessandro Giuli, si è dimesso dopo le fibrillazioni nel governo per l’annuncio di Report di nuove rivelazioni sull'avvicendamento al Mic. (QUOTIDIANO NAZIONALE)