"No alla didattica a distanza". In Sicilia 70 famiglie ricorrono al Tar

La Repubblica INTERNO

"Il diritto alla scuola è innegabile - prosegue Privitera - e non ci stancheremo mai di ripeterlo.

Oltre 70 famiglie contro l'ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci, che ha disposto la didattica a distanza per le scuole elementari e medie fino al 16 gennaio, e per le superiori fino al 31 dello stesso mese.

Siamo famiglie normali e le spese di un ricorso al tar non sono bazzecole.

A seguire i genitori catanesi nella battaglia legale gli avvocati Rocco Todero, Giovanni Pappalardo, Gianfranco Fidone e Giuseppe Vitale. (La Repubblica)

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Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, intervenendo a Tgcom 24. Nelle prossime ore adotteremo misure ancora più penalizzanti per gli indisciplinati . (95047)

L’allarme per la crescita dei contagi da coronavirus in Sicilia arriva «da tre grandi aree urbane: Palermo, Catania e Messina». «A causa dell’indisciplina» di diversi cittadini, ha aggiunto Musumeci, «continueremo a pagarne le conseguenze nei prossimi 8-10 giorni». (Giornale di Sicilia)

Il presidente Musumeci mentre si bea dei sondaggi che gli confermerebbero l’apprezzamento delle sue misure non ascolta il grido di dolore di migliaia di famiglie siciliane alle prese con la didattica a distanza. (CataniaToday)

«Ho potuto apprezzare, in particolare - ha sottolineato il presidente Musumeci - la competenza e il profilo istituzionale che hanno caratterizzato il suo ruolo e la disponibilità al confronto e al dialogo con il governo della Regione, spesso in un contesto assai difficile». (La Sicilia)

Non è nemmeno escluso che siano dichiarate zone rosse le aree metropolitane di Palermo e Catania, significa anche che i comuni vicini potrebbero rientrare nel provvedimento. Questa mattina il sindaco di Palermo Leoluca Orlando era tornato a chiedere l’istituzione di una zona rossa a Palermo vista l’impennata dei nuovi contagi. (Diretta Sicilia )

I gestori dei servizi idrici integrati del territorio non sono obbligati a dare una mano e hanno aderito al progetto solo su base volontaria. (RagusaNews)