Variante Omicron, quali i sintomi più comuni e come si manifesta nei vaccinati

Blitz quotidiano ESTERI

Ad essere diventati più comuni sono i sintomi simili al raffreddore, come naso che cola, starnuti e mal di gola

In Italia crescono sempre di più i contagi associati alla variante Omicron.

Una variante del Covid più contagiosa ma meno letale rispetto ai precedenti ceppi del Covid.

I sintomi della variante Omicron. Come è emerso dalle ultime ricerche, sembrerebbe che chi viene contagiato dalla variante Omicron non perde il gusto e l’olfatto come avveniva in precendenza. (Blitz quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Secondo uno studio preliminare sudafricano, la variante Omicron è in possesso di un tasso molto più elevato di "trasporto asintomatico" rispetto alle varianti precedenti: tra coloro che si infettano, un grande numero è asintomatico. (Today.it)

Gli altri sintomi. Il governo britannico ha poi aggiunto alla lista febbre, tosse e perdita di olfatto e gusto, sebbene questi sintomi siano più associati alla variante Alfa Variante Omicron, quali sono i sintomi: dal naso che cola alla stanchezza. (Gazzetta del Sud)

È il dato che emerge dall’ultima flash survey condotta in collaborazione tra l’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri e l’Asst Bergamo Est. (Prima Bergamo)

In caso di infezione, infatti, i vaccinati sviluppano forme leggere di malattia (ed è quanto si è osservato finora anche con la variante Omicron) con sintomi lievi e spesso facilmente confondibili con i disturbi stagionali (raffreddore, tosse, mal di gola). (L'Occhio)

Sono cresciuti anche i ricoveri, ma negli ultimi giorni la curva sta cambiando forma: continua a salire, ma flette. GUARDA IL VIDEO: Covid, perché il bollettino giornaliero è utile l Regno Unito è uno dei Paesi in cui Omicron è arrivata prima e, con essa, la quarta ondata di coronavirus (Sky Tg24 )

Inoltre la durata media del ricovero è di 1,5 giorni con Omicron contro i 5 per Delta. Vaia (Spallanzani): «I vaccinati, se positivi e asintomatici, dopo 5 giorni di isolamento devono tornare alle loro attività quotidiane». (ilmessaggero.it)