Siria, Tajani va a Damasco e incontra al-Jolani: "Italia farà da ponte con l'Ue"
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Il ministro degli Esteri: "Da oggi nuovo corso di relazioni politiche, diplomatiche e di amicizia" “Noi vogliamo essere un ponte tra la nuova Siria e l’Ue“. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa in Siria, a Damasco, dove ha incontrato il presidente ad interim Ahmed Al Shaara, noto con il suo nome di combattimento Abu Mohammed al-Jolani. “Noi vogliamo fare di più”, ha aggiunto Tajani, “e lo vogliamo fare anche con l’utilizzo della Cooperazione allo sviluppo italiana”. (LAPRESSE)
Ne parlano anche altre fonti
"Nostro obiettivo è avere una Siria stabile, l'unità territoriale e che tutti siano riconosciuti come cittadini con uguali diritti e doveri" Antonio Tajani è arrivato a Damasco nella notte. Lo comunica la Farnesina. (Adnkronos)
Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani nella conferenza stampa a Damasco dopo l'incontro con il leader siriano Jolani. "L'Italia è pronta a fare la sua parte per favorire il processo di riforme in Siria, abbiamo l'ambasciatore qui e vogliamo esser vicino al popolo siriano e sostenerlo in tutti i settori. (Tuttosport)
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è giunto a Damasco, in Siria. "È una delle moschee più belle del mondo" ha detto il titolare della Farnesina visitando la moschea degli Omayyadi. (ilmessaggero.it)
(Adnkronos) – Antonio Tajani è arrivato a Damasco nella notte. Lo comunica la Farnesina. Nella capitale siriana, il ministro degli Esteri incontrerà il nuovo leader Abu Mohammed al-Jawlani, il ministro degli Esteri, società civile, cristiani. (CremonaOggi)
Nella capitale siriana, il ministro degli Esteri ha avuto un colloquio con il presidente ad interim della Siria, Ahmed al-Sharaa, il ministro degli Esteri, società civile, cristiani. "Il nostro obiettivo è avere una Siria stabile, l'unità territoriale e che tutti siano riconosciuti come cittadini con uguali diritti e doveri - ha dichiarato il vice premier - Siamo favorevoli al rientro dei rifugiati dai paesi vicini perché la situazione sia stabile in tutto il Medio Oriente". (la Repubblica)
"Il nostro obiettivo è avere una Siria stabile, l'unità territoriale e che tutti siano riconosciuti come cittadini con uguali diritti e doveri - ha dichiarato ieri a Villa Madama il vice premier, a margine della riunione dei ministri degli Esteri del Quintetto sulla Siria - Siamo favorevoli al rientro dei rifugiati dai paesi vicini perché la situazione sia stabile in tutto il Medio Oriente". (Reggio TV)