Strage di Marzabotto, attesa per Mattarella e Steinmeier alla commemorazione. Zuppi: «La memoria chiede di non vivere inconsapevoli»
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«Oggi commemoriamo la strage di Monte Sole e Marzabotto, una delle tragedie più atroci e disumane della Seconda Guerra Mondiale e della storia del nostro Paese: tra settembre e ottobre del 1944, le truppe naziste, con l'aiuto di milizie fasciste, braccarono e massacrarono per giorni quasi 800 civili inermi. Non furono risparmiati nemmeno bambini, anziani e donne. In un contesto storico segnato da conflitti e tensioni internazionali, la memoria di questo crimine contro l'umanità ci ricorda quanto profondo sia l'abisso in cui l'uomo può sprofondare quando guerra, odio e intolleranza ne corrompono l'anima». (Corriere della Sera)
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Dalle libere repubbliche del ’44 e dalle stragi nazifasciste nacque la nostra Costituzione | In In In evidenza | Di Di Franco Astengo La sua origine deve essere ricercata, in maniera netta e precisa, all’interno dei contenuti che si espressero durante la lotta di Liberazione dal nazi-fascismo: ricordare questo fatto non è retorica, è semplicemente ricordare la verità storica, per difenderla e – ancora una volta – affermarla pienamente. (Strisciarossa)
Di queste cinque località, tre sono toscane, Fivizzano, Civitella e Sant'Anna di Stazzema.". Lo ha detto Eugenio Giani commentando dal luogo della strage di Marzabotto il discorso del presidente tedesco rivolto al presidente Sergio Mattarella. (Toscana Notizie)
Federale tedesco e provo solo dolore e vergogna. Germania sono quasi sconosciuti. Anche per questo sono qui (Tuttosport)
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura, insieme al presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier e alla sua consorte, Elke Büdenbender, in aereo per raggiungere Marzabotto, dove parteciperanno alla commemorazione dell'80° anniversario della strage delle SS naziste. (Il Sole 24 ORE)
"Oggi i conflitti in atto, i luoghi della sofferenza dove il diritto umanitario internazionale non trova applicazione, ci richiamano bruscamente alla responsabilità di non essere né ciechi, né addormentati, né immemori. (Gazzetta del Sud)
Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Marzabotto, per l'Ottantesimo anniversario dell'eccidio nazista. "In questa giornata, alla presenza del Presidente Steinmeier, possiamo affermare, con le parole pronunciate dal Presidente Rau nel 2002, che Marzabotto è divenuto luogo che non separa più tedeschi e italiani ma li unisce". (IL GIORNO)