Ratko Mladic, i giudici dell’Aja confermano la condanna all’ergastolo per il boia di Srebrenica

Il Fatto Quotidiano ESTERI

I bosniaci, in gran parte musulmani, lo considerano un criminale di guerra, mentre molti serbi-bosniaci lo ritengono ancora un eroe

Mladic (78 anni) era presente in aula e ha seguito con le cuffie della traduzione la lettura del lungo dispositivo della sentenza.

Il processo e la reputazione – Mladic fu accusato per la prima volta a luglio del 1995.

Una sentenza definitiva, senza ulteriori possibilità di ricorsi, che conferma in appello quanto stabilito in primo grado: Ratko Mladic, il boia di Srebrenica, condannato all’ergastolo. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Dopo il processo d’appello dell’anno scorso, richiesto sia dalla difesa sia dall’accusa, alla fine abbiamo potuto sapere la conclusione di questa vicenda Confermata la sentenza a Mladic. La Corte speciale dell’Aja per l’ex Yugoslavia ha confermato in appello la condanna all’ergastolo per Ratko Mladic, il boia di Srebrenica (Unimondo.org)

Durante il conflitto dei Balcani, negli anni ‘90, lui e il suo superiore Radovan Karadzic, leader dei serbo-bosniaci, si sono macchiati di molti crimini di guerra. Nel luglio del 1995 Mladic aveva ordinato il massacro di tutti i maschi adulti e ragazzi della cittadina, in cui si erano rifugiati molti bosniaci musulmani, per sfuggire alle persecuzioni. (TIMgate)

All’udienza d’appello all’Aja lo scorso agosto, i pubblici ministeri avevano sollecitato la sua condanna per un’ulteriore accusa di genocidio riguardante cinque comuni della Bosnia-Erzegovina nel 1992. (La Gazzetta di Reggio)

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I giudici dell’Aja esamineranno anche il ricorso della pubblica accusa contro l’assoluzione di Mladic per crimini di genocidio ulteriori rispetto a quello di Srebrenica (Corriere della Sera)

Dopo la fine della guerra in Bosnia, nel 1995, Mladic - da molti chiamato "il macellaio di Bosnia" o anche "il boia di Srebrenica" - venne accusato di responsabilità per l'assedio di Sarajevo e il genocidio nella cittù bosniaca. (Famiglia Cristiana)