Mosca attacca Mattarella: "Menzogne sulla minaccia nucleare"

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INTERNO

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha rinnovato le critiche al presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, definendo "menzogne e falsità" le sue dichiarazioni relative a una presunta minaccia nucleare russa verso l'Europa. Durante una conferenza stampa, Zakharova ha ribadito con toni duri che le affermazioni di Mattarella rappresentano "una bugia, una fake news", senza però entrare nel merito di quali fossero esattamente le parole contestate. Questo è il terzo attacco verbale rivolto al capo dello Stato italiano in poche settimane, segnando un ulteriore inasprimento delle relazioni diplomatiche tra Mosca e Roma.

Le dichiarazioni di Zakharova arrivano in un momento di crescente tensione internazionale, in cui il tema delle armi nucleari è tornato al centro del dibattito globale. Mattarella, in un recente intervento, aveva espresso preoccupazione per la stabilità europea, sottolineando i rischi legati a un eventuale escalation militare. La risposta russa, però, non si è fatta attendere, con Mosca che ha respinto ogni accusa, definendola infondata e strumentale.

Intanto, in Italia, le opposizioni politiche hanno sollevato la questione in Parlamento, chiedendo al governo guidato da Giorgia Meloni di prendere una posizione netta in difesa del presidente della Repubblica. Il Partito Democratico e Italia Viva, in particolare, hanno criticato l’esecutivo per non essersi ancora espresso in modo chiaro sull’accaduto, sottolineando come un attacco al capo dello Stato rappresenti un attacco all’intero Paese. La mancata reazione del governo, secondo alcune voci, rischierebbe di indebolire ulteriormente la posizione internazionale dell’Italia in un contesto già delicato.

Il caso si inserisce in un quadro più ampio di frizioni diplomatiche tra Russia e Occidente, che persistono nonostante i tentativi di dialogo. Mosca, da tempo, accusa i Paesi europei di alimentare una narrativa ostile, mentre dall’altra parte si moltiplicano le preoccupazioni per le mosse del Cremlino, specialmente dopo l’invasione dell’Ucraina e il conseguente inasprimento delle sanzioni. Le parole di Zakharova, dunque, non sembrano destinate a placare gli animi, ma anzi rischiano di alimentare ulteriormente il confronto.