Alexander Skarsgard da Tarzan a Godzilla vs Kong: i segreti del suo fisico bestiale

Da TARZAN A GEOLOGO — Forse perché prepararsi per il ruolo di Tarzan fu un’esperienza fisicamente e mentalmente molto impegnativa, Skarsgård si mostrò sin da subito entusiasta del suo ruolo “facile” in Godzilla vs. Kong.

Il film, diretto da Adam Wingard, coinvolge due delle più grandi icone della storia del cinema: il temibile Godzilla, lucertolone radioattivo, e il possente King Kong.

Per meglio incarnare, fisicamente, il selvaggio Tarzan, Skarsgård si allenò duramente e seguì una dieta estrema, addirittura “folle” rivelò lui stesso al conduttore americano Conan O’Brien durante il suo talk show. (La Gazzetta dello Sport)

Se ne è parlato anche su altre testate

Kong – Skull Island prosegue con il tema della simbiosi, con un Kong più umano (d’altronde è un primate) protettore degli indigeni di Skull Island e l’avidità umana a perturbare l’equilibrio della natura. (Tom's Hardware Italia)

Godzilla vs. Kong si sarebbe potuto avvalere di almeno un affascinante protagonista o eroe… però questa mancanza non si sente proprio grazie anche alle scene comiche. I puristi adoreranno il modo in cui Godzilla vs. (Wonder Channel)

Il blockbuster della Warner Bros co-prodotto dalla Legendary Entertainment ha infatti incassato 32 milioni di dollari tra venerdì e domenica negli Stati Uniti, salendo così a 48.5 milioni di dollari in cinque giorni. (BadTaste.it)

Complice il weekend pasquale e la riapertura dei cinema di Los Angeles e New York, il film Warner Bros supera nel suo primo weekend di programmazione ogni aspettativa. Godzilla vs. Kong diventa il più alto incasso sul territorio statunitense dall'inizio della pandemia e va a cumularsi al già cospiscuo gruzzolo dei mercati esteri (Cina in testa) per un totale di 285,4 milioni di dollari. (ComingSoon.it)

Ma al di là dei confronti la cosa discriminante è che il filmone sui mostri sta facendo questi milioni di dollari nel momento in cui è anche disponibile in contemporanea agli abbonati Hbo Max per di più senza senza costi aggiuntivi (cosa che invece accadrà di Disney+ il 9 luglio con Black Widow) Il successo insomma apre interrogativi sul senso sempre più pallido delle cosiddette «finestre» (il tempo tra sala e altre fruizioni), ma soprattutto dà speranza agli esercenti sul ritorno del pubblico in sala dopo oltre un anno a guardare i film dal divano da una piattaforma streaming. (La Stampa)