Il dynamic pricing dei biglietti sta rovinando la musica dal vivo

Il dynamic pricing dei biglietti sta rovinando la musica dal vivo
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Dynamic pricing sono le due parole che i fan degli Oasis non dimenticheranno facilmente. Sabato mattina hanno sicuramente avuto un risveglio tormentato e un prosieguo di giornata altrettanto tumultuoso. Tutta colpa dell’ansia per la corsa ai biglietti della reunion più importante degli ultimi 15-20 anni: quella che vedrà tornare insieme sul palco i fratelli Gallagher nell’estate 2025, in concomitanza con il trentennale del loro secondo album (What's the Story) Morning Glory? pubblicato nell’ottobre 1995 (WIRED Italia)

Su altre fonti

“E’ necessario chiarire che gli Oasis lasciano le decisioni sui biglietti e sui prezzi interamente ai loro promoter e manager, e non hanno mai avuto la consapevolezza che sarebbero stati utilizzati prezzi dinamici”, si legge nel comunicato: “Sebbene i precedenti incontri tra i organizzatori, Ticketmaster e il management della band abbiano portato a una strategia di vendita dei biglietti positiva, che sarebbe stata un'esperienza equa per i fan, compreso il prezzo dinamico, per aiutare a mantenere bassi i prezzi generali dei biglietti e ridurre il bagarinaggio, l'esecuzione del piano non è riuscita a soddisfare le aspettative”. (Rockol)

“Vogliamo chiarire che gli Oasis lasciano le decisioni in materia di biglietteria e prezzi interamente ai promotori e al team di gestione e non erano al corrente del fatto che sarebbe stato utilizzato il dynamic pricing”. (RSI.ch Informazione)

La Competition and Markets Authority sul caso del dynamic pricing per il tour dei fratelli Gallagher: «Verificheremo se le informazioni fornite agli acquirenti siano state trasparenti, accurate e in linea con la normativa sulla protezione dei consumatori». (Lettera43)

Gli Oasis rispondono alle polemiche: «Non sapevamo che sarebbe stato utilizzato il dynamic pricing»

È il revenue management, bellezza: è così che va il mercato (Rockit)

Oasis: ecco come la reunion influenzerà la moda, secondo gli esperti (Vogue Italia)

Nonostante continuino a spuntare nuove date (a Londra siamo già a sette), negli scorsi giorni sono scoppiate infatti polemiche riguardanti la vendita dei biglietti per il tour di reunion. Da un lato la lotteria (e le code) per aver accesso all’acquisto dei ticket ha infastidito i più ma, e soprattutto, chi è riuscito ad ottenere – dopo lunghe ore – la possibilità di accaparrarsi l’agognato biglietto si è trovato di fronte a prezzi spropositati a causa del meccanismo dei prezzi dinamici (di cui vi abbiamo parlato qui). (Rolling Stone Italia)