Covid, il sindaco di Codogno Passerini: “L’anno più duro della nostra storia”

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Invitando tutti a tenere comportamenti appropriati contro il virus: “Sono l’unica arma in attesa del vaccino, potremo finalmente uscire da questo incubo quando la campagna vaccinale sarà ben avviata” ha aggiunto

“E’ stato forse l’anno più duro della nostra storia, però c’è grande spirito e voglia di ripartire appena questa situazione andrà scemando” ha detto il primo cittadino Francesco Passerini. (LaPresse)

La notizia riportata su altri media

Abbiamo l'arma del vaccino, solo con la vaccinazione di massa possiamo pensare di riprenderci le nostre vite e guardare al futuro. Siamo alla partenza, manteniamo il senso di responsabilità: dobbiamo stringere i denti, l'alba è vicina. (LiberoQuotidiano.it)

Tempo di Lettura: 2 minuti Sale il numero delle persone positive al- 19 in provincia di Salerno. Covid: sindaco Codogno, 'pronti al futuro, col vaccino riprenderemo nostre vite' (2) (Di domenica 21 febbraio 2021) (Adnkronos) - "Le modalità messe in campo dobbiamo tenerle ben presenti per il futuro, abbiamo il dovere nel caso di farci trovare più preparati, più pronti. (Zazoom Blog)

Covid, news. Circa 15mila nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore in Italia, 251 i morti, in calo i ricoveri. (Zazoom Blog)

Ma l’unico mio desiderio è tornare una volta per tutte alla mia vita normale. Un incubo che, come in ogni famiglia che in questo lungo anno piange morti o teme per la vita delle persone più care, Mattia vuole solo buttarsi alle spalle (Corriere Etneo)

A un anno dall’individuazione del paziente 1 nella città di Codogno, dove tutto ebbe inizio nel nostro Paese, ieri, in occasione della giornata nazionale dedicata a tutti i camici bianchi è stata svelata all’ospedale civico di Codogno una targa che porta incise queste parole: “Nel ricordo e nella memoria di tutti e per sempre”. (Corriere di Como)

Tre totem di acciaio che rappresentano il comune dove tutto è cominciato. Il monumento è stato benedetto da monsignor Maurizio Malvestiti, vescovo della diocesi di Lodi che ha ricordato la "prova di solidarietà" dei cittadini, dei volontari e del personale sanitario e la lotta "senza tempo" durante il periodo più buio della pandemia. (Corriere TV)