Violenza sessuale su una bimba di 11 anni a Mestre: cronaca di un orrore

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L’ha seguita appena uscita dalla palestra, osservandola mentre era sul tram. Quindi ha continuato a pedinarla per poi aggredirla e violentarla nell'androne di casa. Vittima una ragazzina di appena 11 anni, giovedì sera a Mestre verso le 18.30 in una zona residenziale. La bambina si era resa conto di essere braccata e ha chiamato con il cellulare un’amica che sentite le urla ha dato l’allarme. Mentre sul posto giungevano in forze i carabinieri, il quarantacinquenne ha preso un treno per Padova dove ha comprato dei vestiti per poi ritornare a Mestre probabilmente per recuperare i documenti persi e ritrovati dagli uomini dell'arma sul luogo della violenza. (RaiNews)
Se ne è parlato anche su altri media
Il pedinamento e l'aggressione MESTRE – Una bambina di 11 anni, sola e indifesa, è stata vittima di una violenza violenza sessuale in pieno giorno. Il dramma si è svolto giovedì pomeriggio, in una tranquilla via di Mestre. (OggiTreviso)
«Il mio pensiero va subito alla piccola vittima ed è un misto di raccapriccio, impotenza e dolore», ha dichiarato il Patriarca, sottolineando l’atrocità di quanto accaduto. (nuovavenezia.it)
Pare chiaro che questa vicenda solleverà molte discussioni, specie per quanto concerne le misure di prevenzione da adottare nei confronti di chi commette simili atrocità. In poco tempo le autorità locali sono fortunatamente riuscite a rintracciare il responsabile, risultato essere un violentatore seriale già condannato per precedenti reati. (il Giornale)

La telefonata La lunga lista di precedenti. Il primo reato nel 1998. (infodifesa)
La ragazzina era al telefono con un'amica quando l'uomo l'ha raggiunta: in un attimo i sorrisi scambiati al telefono sono diventati grida di terrore (Il Fatto Quotidiano)
È stato arrestato a Mestre Massimiliano Mulas, il 45enne di Tempio Pausania che giovedì 10 aprile ha tentato di violentare una ragazzina di 11 anni, sorprendendola alle spalle nell’androne del palazzo in cui viveva. (Cagliaripad.it)