Meno contagi Covid-19 nel Carmagnolese dopo oltre due mesi

Il carmagnolese INTERNO

Per la prima volta da fine gennaio si registra il segno “meno” nel totale dei contagi Covid-19 nel territorio carmagnolese.

La diminuzione dei casi di Coronavirus non è ancora omogenea su tutto il territorio, anche se il calo si registra in circa due terzi dei Comuni

Il segnale di speranza rispetto a uno stop della terza ondata della pandemia sul territorio viene comunque bilanciato da una situazione ancora difficile negli ospedali. (Il carmagnolese)

Su altri media

Il primo cittadino annuncia provvedimenti straordinari per Monreale e annuncia la richiesta dell’istituzione della zona rossa qualora i monrealesi non dovessero rispettare le prescrizioni e i casi dovessero continuare ad aumentare. (Monrealelive.it)

Un provvedimento che ha anticipato solo di qualche ora l’istituzione della zona rossa non solo a Monreale ma in tutta la provincia di Palermo. Non a caso questa mattina il sindaco aveva avvertito che, se i contagi fossero saliti, avrebbe chiesto personalmente la dichiarazione di zona rossa (Monrealelive.it)

Diffondi la notizia. Richiesta ribadita ieri sera, durante la videoconferenza in collegamento con la Prefettura di Palermo, nel corso della consueta riunione settimanale dei sindaci capidistretto sanitari. (Tele Occidente)

Un numero così alto non si aveva da gennaio. Certo è che il numero così alto, 627 morti in un giorno, desta impressione ed entra a spron battuto nel cuore del dibattito politico, come se si trattasse di 627 morti in 24 ore. (FrosinoneToday)

“Ridurre anche solo di una persona il numero dei pazienti ricoverati sarebbe un aiuto prezioso per il sistema sanitario in questo momento. Mi appello alla collaborazione della popolazione affinché tutti seguano rigorosamente le misure anti-virus e si astengano da ogni tipo di uscita non indispensabile”, ha dichiarato il governatore Hirofumi Yoshimura in conferenza stampa. (Corriere Quotidiano)

Per rispondere alla richiesta delle famiglie delle vittime, che desiderano dare una degna sepoltura ai propri cari, la città di San Paolo ha iniziato a scavare 600 tombe al giorno nel cimitero cittadino, quello di Vila Formosa, considerato il più grande del Sud America. (LaPresse)