Soldi per la Difesa: Crosetto dichiara guerra a Giorgetti

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Il tema, direbbe il ministro della Difesa Guido Crosetto, è cruciale e le divisioni nella maggioranza e nel governo ormai emergono con forza e in pubblico, per la precisione sui social: quante risorse assegnare alle Forze armate italiane, come situarsi in quello che inizialmente era stato chiamato “ReArm Eu”? La faccenda è urgente, perché la … (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre fonti
"Sono assolutamente d'accordo ad aumentare gli investimenti per difendere l'Italia e gli italiani, anche piu' del 2%". Lo afferma il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini a margine di un convegno organizzato dalla lega sul Nucleare in Regione Lombardia. (Tiscali Notizie)
Lo ha detto conversando con i giornalisti a bordo della fregata Marceglia a Osaka, in Giappone. Per il ministro degli Esteri e vice premier Antonio Tajani destinare il 2% del Pil alla Difesa "significa rispettare un impegno che abbiamo preso con la Nato e quindi raggiungeremo l'obiettivo che c'era stato detto". (Tgcom24)
I conti sono presto fatti: spendere il 2% del pil nella Difesa equivale a investire 43 miliardi, che diventano 53 con il 2,5% e 64 con il 3%. “Una spesa che rischia di essere in contrasto con la nostra costituzione”, spiega Alfonso Celotto, professore ordinario di Diritto Costituzionale all’Università Roma Tre. (Il Fatto Quotidiano)

Una cosa è fare i compiti, un’altra il compitino. L’annuncio di Antonio Tajani rompe gli indugi domenicali: “Siamo pronti ad arrivare al 2% (di spesa per la difesa sul Pil, ndr) e presto ci sarà l'annuncio ufficiale da parte del presidente del Consiglio”. (HuffPost Italia)
Nel 2025 le spese militari italiane saliranno a 43 miliardi di euro, includendo gli 11 miliardi necessari per raggiungere l'obiettivo Nato del 2% del PIL. Obiettivo: garantire agli USA un ruolo prioritario come fornitori di armamenti e gas. (Tgcom24)
Bisogna vedere quanto la logica bilaterale rompe lo schema europeo. Ministro Guido Crosetto, Giorgia Meloni si presenterà da Trump con postura europea o asseconderà la logica one to one? «Tariffe, Ucraina, Medio Oriente, cooperazione… Direi che si confronterà a 360 gradi, secondo una logica sia multilaterale sia bilaterale, dato che noi siamo una nazione sovrana». (La Stampa)