NEL MONDO (DIVISO) SI CELEBRA IL V-DAY

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L’Occidente si prepara a celebrare la ricorrenza della fine della Seconda Guerra mondiale. Nel suo 80° anniversario. In particolare, Francia e Inghilterra si aprono oggi le celebrazioni ufficiali, mentre a Parigi il presidente Emmanuel Macron presiederà l’evento centrale in diretta televisiva, a partire dalle 17, con una cerimonia solenne all’Arco di Trionfo e sugli Champs-Élysées. L’omaggio al generale Charles de Gaulle, con la deposizione di una corona floreale ai piedi della sua statua in Place Clemenceau, aprirà le commemorazioni. (L'Opinione delle Libertà)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Terminava finalmente, col sanguinoso naufragio del sogno nazista di potere planetario, la Seconda guerra mondiale (in Oriente, il conflitto sarebbe finito quattro mesi dopo, con la firma della resa giapponese, nel corso di una cerimonia a bordo della nave da battaglia “USS Missouri”). (avantionline.it)
Mentre da qualche parte si sventolano le bandiere dell’Unione Europea, la stessa che pianifica un piano di riarmo da 800 miliardi teso alla costruzione dell’esercito europeo e lla riconversione industriale in senso bellico, noi oggi innalziamo la bandiera della vittoria che ha messo fine alla barbarie della guerra nel continente. (Contropiano)
Ad aprire il lavori il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che ha parlato della fine della seconda guerra mondiale come dell’apertura a una speranza che attraverso la pace consentisse la ricostruzione. (spi cgil toscana)

Qui sfilano le coscienze. “In tutto il mondo occidentale si celebra l’ottantesimo della fine della seconda guerra mondiale, però in molte parti del mondo sfilano le armate. (gonews.it)
Le autorità nazionali sono sottoposte da anni a una pressione esterna (occidentale) costante: il 9 maggio non deve più essere associato alla vittoria sul fascismo. (Contropiano)
Ottant'anni fa, mentre la resa tedesca veniva celebrata come giorno della Vittoria in tutta Europa, con feste di piazza a Londra, New York e Parigi, il massacro continuava altrove. Le truppe russe continuavano a venire massacrate mentre combattevano contro i nazisti in Slesia e la guerra contro il Giappone era ben lontana da una conclusione vittoriosa. (il Giornale)