Papa a Budapest: mons. Tóth (segretario generale vescovi), "abbiamo mostrato al mondo il volto autentico dell'Ungheria"

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E’ nell’incontro con i vescovi e con i leader religiosi che il Papa ha indicato come far fronte alla secolarizzazione.

“Questa Settimana ci ha dato l’opportunità unica di mostrare al mondo il volto autentico dell’Ungheria, di farci vedere per come siamo veramente, come popolo e come Chiesa ungherese.

Il Papa ci ha quindi incoraggiato ad essere ponti tra le diverse culture e le diverse Nazioni”

Il Santo Padre – aggiunge quindi il segretario generale – ci ha detto che l’Ungheria e la Chiesa di Ungheria si trovano al centro dell’Europa. (Servizio Informazione Religiosa)

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I congedi. Il Pontefice ripartirà poi in direzione della Slovacchia. apa Francesco riprende le visite all'estero dopo la pausa forzata per il Covid e ha intrapreso il suo 34esimo viaggio apostolico, con prima tappa a Budapest (AGI - Agenzia Italia)

Alla fine della Messa, le parole pronunciate dal Santo Padre in ungherese per ringraziare le autorità civili, religiosi hanno riscaldato il cuore di tutti. Intervista a mons. Tamás Tóth, segretario generale della Conferenza episcopale ungherese, al termine dalla visita di Papa Francesco a Budapest (Servizio Informazione Religiosa)

Condanna antisemitismo e invita a uscire dalla pandemia senza pensare solo a se stessi dal nostro inviato Paolo Rodari. Francesco in Slovacchia scherza sulla sua salute, due mesi dopo il ricovero al Gemelli. (la Repubblica)

“Penso alla minaccia dell’antisemitismo, che ancora serpeggia in Europa e altrove”, l’esempio scelto dal Papa: “È una miccia che va spenta. Non c’è solo l’Ungheria, ma tutta la Chiesa universale intorno al successore di Pietro, nella piazza degli Eroi di Budapest (Toscanaoggi.it)

L’incontro cade tra le due festività ebraiche di Rosh Hashanah (il capodanno) e dello Yom Kippur Ma il miglior modo per disinnescarla è lavorare in positivo insieme, è promuovere la fraternità». (Corriere TV)

A partire da quel momento, che l’ha azzoppata, l’internazionale dei protettori dei confini nazionali e dei custodi del legato giudeo-cristiano si è stretta attorno all’Ungheria di Viktor Orban. L’antagonismo che non c’è. (InsideOver)