Rutte (e gli Stati Uniti) avvicinano Kiev alla Nato. "Sostegno all'Ucraina"

Rutte (e gli Stati Uniti) avvicinano Kiev alla Nato. Sostegno all'Ucraina
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il Giornale ESTERI

L'Ucraina al centro, sempre e comunque. Cambia il numero della Nato, con il passaggio di testimone da Jens Stoltenberg a Mark Rutte, nuovo segretario generale dell'Alleanza il cui manifesto al primo giorno di insediamento è chiaro e netto: pieno sostegno a Kiev, via libera a colpire in territorio russo, ingresso nella Nato il prima possibile (con voci che arrivano dagli Usa che darebbero ampio credito all'ipotesi) ma anche pericolo nucleare, attenzione alla Cina ed equilibri occidentali. (il Giornale)

Ne parlano anche altri media

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Abbiamo bisogno di forze più numerose e meglio equipaggiate; di un’industria della difesa transatlantica più solida; di una maggiore capacità produttiva della difesa; di maggiori investimenti nell’innovazione; e di catene di approvvigionamento sicure”. (OglioPoNews)

Il nuovo Segretario Generale della NATO Mark Rutte ha inaugurato il suo mandato con un deciso cambio di rotta rispetto al suo passato da “frugale”. Nel suo discorso di insediamento presso il quartier generale dell’Alleanza a Bruxelles, l’ex premier olandese ha posto l’aumento della spesa per la difesa in cima alle priorità per i paesi membri. (infodifesa.it)

L'area ospita, tra le altre cose, il Parlamento libanese, l'ufficio del primo ministro e il quartier generale dell'Onu. Il bilancio delle vittime continua a salire e il ministero della Salute libanese ha confermato almeno 6 morti e una decina di feriti. (Il Giornale d'Italia)

“L’Ucraina resta una priorità”: Rutte si insedia alla Nato, ma ‘glissa’ sul Medio Oriente

“Sostenere l’Ucraina è la cosa giusta da fare, ed è anche un investimento nella nostra sicurezza, perché un’Ucraina indipendente e democratica è fondamentale per la pace e la stabilità, e il costo del supporto in Ucraina è di gran lunga inferiore al costo che affronteremmo se permettessimo a Putin di farsi strada”. (LAPRESSE)

Con il passaggio di consegne da Jens Stoltenberg a Mark Rutte, cambia la leadership, ma non la linea bellicista della Nato. In altre parole, la rivoluzione auspicata da molti non c’è stata. (LA NOTIZIA)

Mentre soffiano venti di guerra su tutta l'area medio orientale, nel giorno del suo insediamento come nuovo segretario generale della Nato, Mark Rutte delinea l'agenda del suo mandato Getting your Trinity Audio player ready... (Dire)