Il boicottaggio delle grandi multinazionali sta mettendo in crisi l equilibrismo di Zuckerberg

Wired Italia ECONOMIA

Invocare la libertà di espressione di base è importante, ma quando essa finisce per legarsi all’hate speech il discorso cambia.

Se fino a oggi a prevalere è stato l’equilibrismo, forse il boicottaggio delle grandi multinazionali, le perdite pubblicitarie per Menlo Park, il crollo del titolo in borsa in corso, potranno convincere Zuckerberg a fare qualcosa di più.

Contenuti che non possono avere il semaforo verde in nome della libertà di espressione, perché il loro effetto sociale è nocivo. (Wired Italia)

La notizia riportata su altri media

A rivelare la notizia è stato Axios che ha citato una chat interna in cui il responsabile marketing dell’azienda Chris Capossela annunciava l’interruzione a partire dallo scorso maggio. Capossela ha però specificato di essere in costante contatto con i vertici di Facebook e di Instagram per poter riprendere in futuro le attività, una volta risolte queste problematiche. (Corriere della Sera)

Oltre a questi big hanno aderito a #StopHateForProfit decine di marchi Usa, di piccole aziende locali e inserzionisti "minori". n'altra brutta notizia per Facebook: Microsoft ha deciso di sospendere gli annunci pubblicitari su scala mondiale sul social e su Instagram. (Ticinonline)

Oltre 150 aziende si sono unite alla campagna Stop Hate For Profits, nata per contrastare l’odio in rete, e hanno rimosso le proprie inserzioni pubblicitarie dal social. In totale, oltre 150 aziende si sono unite al boicottaggio ( ), ognuna con modalità leggermente diverse. (Sky Tg24 )

Uno dei tweet del presidente Trump, segnalati d Twitter. L’avvento dei social ha cambiato profondamente lo scenario mediatico e l’unica cosa certa è che non si può restare con un sistema di norme disegnato prima della rivoluzione digitale. (Tiscali.it)

Tuttavia, a differenza dei molti inserzionisti che hanno recentemente aderito alla campagna di boicottaggio di Facebook, Microsoft è preoccupata per dove vengono mostrati i suoi annunci, non per le politiche di Facebook. (L'HuffPost)

È quanto scrive in esclusiva Axios che cita una chat interna del gruppo. Il risultato - scrive Axios - è comunque che un altro grande inserzionista in questo momento non sta rimpinguando le casse della piattaforma social. (Rai News)