Il petrolio unisce Cina e Usa: contro la crisi e per sfidare l'Opec+

Il Manifesto ESTERI

L’OBIETTIVO: far abbassare i prezzi del greggio – fino a poche settimane fa erano sopra gli 85 dollari, e tendevano verso l’alto – e rimuovere un ostacolo alla ripresa economica dalla pandemia.

L’amministrazione di Joe Biden vorrebbe decarbonizzare la nazione, azzerandone le emissioni nette, ma nel breve periodo non riesce proprio a fare a meno del petrolio.

Cinquanta milioni di barili di petrolio verranno prelevati dalla riserva strategica degli Usa, la scorta a cui il paese attinge in situazioni di emergenza, e immessi sul mercato. (Il Manifesto)

Ne parlano anche altri media

La mossa di concerto è insomma come la morfina iniettata per contrastare un'infezione grave: non serve a nulla. Doveva essere l'opzione nucleare capace di indurre alla resa i nemici, è invece solo una guerra combattuta a colpi di cerbottana. (il Giornale)

Ma la domanda esistente a livello mondiale è talmente forte che presto potrebbe rivedersi un’impennata delle quotazioni. Ma nonostante questo passaggio per alcuni analisti il prezzo del petrolio è destinato a crescere nel prossimo futuro. (Proiezioni di Borsa)

Di interesse notare che tra questi figura anche Pechino, che è additata come nemico esistenziale degli Stati Uniti… Probabile che l’accordo sia avvenuto nel corso nel recente vertice tra Biden e Xi Jinping. (il Giornale)

Il West Texas Intermediate sale del 2,28% a 78,50 dollari.Biden ha annunciato che verranno progressivamente immesse sul mercato riserve pari a 50 milioni di barili, secondo alcuni analisti il mercato potrebbe essersi costruito aspettative superiori e questo potrebbe spiegare la reazione paradossale dei prezzi (Tiscali.it)

Ascolta la versione audio dell'articolo. 3' di lettura. Il piano anti Opec degli Stati Uniti non convince il mercato e nemmeno l’Agenzia internazionale dell’energia (Aie), che ha subito preso le distanze, preferendo esortare per l’ennesima volta all’azione i produttori anziché i consumatori di greggio. (Il Sole 24 ORE)

Da notare che tale accordo sotterra le follie green, che vorrebbero il mondo fuori dai combustibili fossili da un giorno all’altro. Non si può fare: petrolio, gas e carbone servono ancora o il mondo andrà al collasso (L'AntiDiplomatico)