Per la morte di Mario Paciolla in Colombia indagati quattro poliziotti

Corriere della Sera ESTERI

La mattina del 15 luglio fu trovato in casa, impiccato e con il corpo martoriato da molte ferite da lama.

Nei giorni successivi ci siamo sentiti quotidianamente, ci è sempre apparso molto preoccupato, a tratti impaurito.

Ma il pensiero fisso di Giuseppe e Anna è a una videochiamata che il figlio fece a casa l’11 luglio.

Il corpo di Mario Paciolla adesso riposa nel cimitero della sua città, Napoli (Corriere della Sera)

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Alcuni poliziotti colombiani sono finiti sotto inchiesta della procura locale perché avrebbero ostacolato le indagini sul volontario Onu trovato morto il 15 luglio nel suo appartamento. L’operazione – costata l’incarico all’allora ministro della Difesa, Guillermo Botero, costretto alle dimissioni – aveva molto colpito Mario Paciolla, secondo quanto racconta chi lo conosceva. (Avvenire)

Molti peruviani sono passati dal banco dei pegni per poter comprarle e cercare di salvare i parenti finiti in ospedale. La situazione oggi è disastrosa sia dal punto di vista della pandemia che su quello economico, meno 17% del Pil e milioni di persone rimaste senza lavoro. (La Stampa)

Crediamo che le istituzioni italiane faranno tutto il possibile per poter dare giustizia a Mario». In quello stesso anno, per l’accordo di pace raggiunto, il presidente Juan Manuel Santos Calderón ricevette il Nobel per la pace. (Open)

L'accusa è di "intralcio alla giustizia" per aver consentito di alterare una probabile scena di un delitto, anche se le autorità in un primo momento avevano parlato di suicidio. (La Repubblica)

Tale negligenza ha permesso che il giorno successivo alla morte di Paciolla i funzionari dell’Unità di indagine speciale (Siu) del Dipartimento di salvaguardia e sicurezza delle Nazioni unite, ascritto alla Missione di Verifica, ripulissero il luogo e raccogliessero gli effetti personali dell’italiano. (Il Manifesto)

Per il momento sulla morte di Mario resta il mistero. Ci sono troppi silenzi e incongruenze sulla morte di Mario Paciolla, 33enne napoletano, dipendente dell’Onu a San Vicente del Caguan in Colombia, trovato morto nella sua casa il 15 luglio scorso. (Il Riformista)