Mafia, Graviano parla ancora di Berlusconi: "Volevo ricordargli il suo debito"

La Repubblica INTERNO

Il pm contesta ancora le intercettazioni ("Io tremavo, lei era nella cesta delle robi"), il boss dice: "A cosa interessa una cosa mia personale in questo processo?"

Per fare carriera".Il procuratore aggiunto Lombardo fa domande su domande, Graviano torna ad accusare Berlusconi: "Ha tradito anche Marcello Dell'Utri.

Mentre ribadisce: "Non collaborerò mai, mai accetterò un ricatto, possono venire quanto vogliono, possono mettermi in croce. (La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

«Sulla procedura di concepimento mi istruì «un ginecologo che non posso certo nominare», ha continuato Graviano il quale, comunque, ha evitato di rispondere sulle modalità utilizzate per concepire il figlio e alle domande del procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, che ha insistito per sapere di più sul metodo utilizzato, l’ex boss non ha inteso dare ulteriori chiarimenti. (La Sicilia)

Ma rivela, sollecitato dal pm, che anche prima in effetti aveva cercato di far arrivare quel messaggio a Berlusconi. Malgrado il sospetto che, con le sue risposte di oggi, Graviano tenti di sviare certi argomenti e di rispondere nella maniera più vaga possibile, una cosa sembra emergere chiaramente. (MeridioNews - Edizione Palermo)

Negli stessi termini ha risposto quando è stato chiesto di spiegare un altro passaggio in cui parlava di "B". E' normale che stiamo male al 41 bis ma io non piango e non faccio la vittima. (Antimafia Duemila)

Berlusconi ha tradito anche Dell’Utri, ha danneggiato anche il signor Dell’Utri”, sostiene Giuseppe Graviano. A cosa si riferisce il boss che custodisce il segreto delle stragi? (Il Fatto Quotidiano)

Graviano ha anche detto che “Berlusconi ha tradito anche Dell’Utri, ha danneggiato anche il signor Dell’Utri”. “Avevo chiesto al mio compagno dell’ora d’aria, Umberto Adinolfi, di avvicinare persone vicine a Berlusconi per ricordargli il suo debito”. (Silenzi e Falsità)

All’epoca, il boss e il fratello Filippo Graviano erano detenuti all’Ucciardone, per partecipare ad alcuni processi. Tremavo, tremavo”, questo aveva raccontato Graviano al compagno di cella, non sapendo di essere intercettato in carcere dai magistrati del processo “Trattativa Stato-mafia”. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)