Il Covid a Bergamo, un anno in un video Con «L'Eco» uno speciale

L'Eco di Bergamo ECONOMIA

Il ricordo dei nomi delle vittime innanzitutto, con la data del decesso in ogni paese della provincia.

I nomi e le date del dolore bergamasco: «L’Eco di Bergamo» è in edicola oggi con un inserto speciale di 32 pagine in cui ripercorre i mesi più difficili della nostra provincia dal dopoguerra, quelli in cui Bergamo è diventata l’epicentro della pandemia mondiale.

Un modo per fare memoria, per non dimenticare, per esprimere vicinanza e una preghiera per tutte quelle famiglie che hanno perso i loro cari

Il Covid a Bergamo, un anno in un video. (L'Eco di Bergamo)

Su altre fonti

Il progetto“ Alma Mater”, in questa ottica, vuole dare un servizio di supporto e assistenza in parallelo al percorso clinico, diagnostico e terapeutico “Un anno terribile per tutti noi il 2020, caratterizzato da una preoccupante pandemia che ha stravolto la nostra vita quotidiana ma che non ha intaccato l’impegno di Fondazione Città Solidale nel continuo aiuto ai più deboli e alle persone in difficoltà. (CatanzaroInforma)

Così comunicava alle 1.04 del 21 febbraio l'allora assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera. Finché la mattina del 21 febbraio di un anno fa l'Italia si sveglia e scopre che quel virus le era entrato in casa. (Tiscali.it)

E’ il 21 febbraio 2020 quando l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera dà la notizia di un 38enne positivo al Covid-19 ricoverato a Codogno. (Prima la Valtellina)

A questo link l'articolo. Ore 10.45 - Sensi unici pedonali in centro, Bonavina: «Grande affluenza ma tutto è andato liscio». Segui con noi il live ora per ora. Live. Ore 12.00 - Alia Aduna Padova, netta sconfitta contro la capolista. (PadovaOggi)

Un flash mob di protesta messo in atto dai lavoratori dello spettacolo per i quali il sipario è calato ormai da quasi un anno. Il flash mob di protesta messo in atto dai lavoratori dello spettacolo da Nord a Sud. (LaPresse)

E infine ricordiamoci che questa battaglia non è ancora finita e richiede tutto quello che non dobbiamo dimenticare per essere vinta, se non vogliamo tornare indietro nel tempo Non dimentichiamoci della polizia che ci passava sotto casa con i megafoni, per dirci di rimanere a casa. (Il Fatto Quotidiano)