Lo sguardo di Giacomo Leopardi, lucido e senza veli, rivela il cuore della nostra epoca

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A rivedere il suo pensiero si cade in un silenzio vasto che richiede ascolto; si finisce in un inizio. Quell’uomo, fragile, non è stato il teatro del dolore ma una scienza in cui la grandezza ha preso forma. Leopardi, ancora oggi vivo, non è il cantore della resa o il poeta del nulla, egli è una tensione, tra il finito e l’infinito; è una resistenza sublime. Abita il suo limite non per subirlo ma per esplorarlo, per trasformare la sua finitezza in una finestra sul mistero, per immaginare l’immenso da uno spazio ristretto. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri media

Hanno visto l’arrivo sul piccolo schermo della miniserie Rai “Leopardi: Il poeta dell’infinito”, opera in costume dedicata al grande poeta e diretta da Sergio Rubini. La fiction ripercorre la vita di Giacomo Leopardi, interpretato da Leonardo Maltese, classe 1997. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

No. Si specchiano e, quando non si … Caro Francesco, la conferenza stampa di fine anno (che è stata a inizio anno) di Giorgia Meloni è una storia di fallimenti. Una premier in fibrillazione per un confronto con la stampa troppo raro, dei giornalisti che fanno domande troppo pettinate, un’opposizione che abbaia troppo. (la Repubblica)

Successo di pubblico, ma non di critica. La nuova fiction sul celebre poeta ha scatenato la polemica (Open)

di Andrea Mombello Cultura (Il Monferrato)

Secondo la scrittrice Flaminia Colella la serie televisiva in questione permette di vedere il poeta come una persona vera, lontana dagli stereotipi che si sono accumulati attorno alla sua figura negli anni che lo dipingono come “sfigato”, sfortunato, malaticcio, timido, fragile. (Tecnica della Scuola)

Cosa forse meno nota è che Aldo Grasso, critico blasonato del Corriere della Sera che non ‘le manda a dire’, l’abbia stroncata senza appello. Cosa ha scritto? “Che cos’è, il classico ‘Leopardi for dummies’, un bignamino liberamente ispirato alla vita del poeta? Che cos’è, una parodia involontaria, cioè una parodia che non ha il coraggio di essere tale? Che cos’è, David Copperfield in versione recanatese, con Pietro Giordani agghindato come Zucchero Fornaciari? Non ho capito perché quel personaggio si chiamasse Giacomo Leopardi: è vero che c’erano tutti i luoghi comuni sul poeta…“. (Il Fatto Quotidiano)