Eurozona, produzione industriale superiore alle attese a gennaio

Eurozona, produzione industriale superiore alle attese a gennaio
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LA STAMPA Finanza ECONOMIA

Segnali di ottimismo giungono dalla produzione industriale dell'Eurozona a gennaio 2025. Secondo quanto riportato dall'Istituto di Statistica dell'Unione Europea (Eurostat), l'output ha registrato un aumento dello 0,8% su base mensile rispetto al -0,4% di dicembre (dato rivisto da un preliminare di -1,1%). Il dato è migliore delle aspettettative del mercato che si attendevano una crescita dello 0,5%. (LA STAMPA Finanza)

Se ne è parlato anche su altre testate

«Una Caporetto! Iniziamo l’anno nel peggiore dei modi. Su base annua le flessioni più ampie si rilevano nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-13,1%), nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-12,3%) e nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-6,2%). (business24tv.it)

Organizzazione visite mediche per neoassunti; Nexus Ravenna ricerca per azienda cliente del settore multiservizi un/a ADDETTO/A ALLE RISORSE UMANE da inserire in STAGE. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

/// Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – (agenzia giornalistica opinione)

Zona euro, produzione industriale cresce più rapidamente del previsto a gennaio

Al netto degli effetti di calendario, l’indice generale diminuisce in termini tendenziali dello 0,6% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 contro i 22 di gennaio 2024). A gennaio 2025 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti del 3,2% rispetto a dicembre. (Il Sole 24 ORE)

Il comparto degli articoli in gomma e plastica ha registrato nel primo mese dell'anno un incremento del +2,7% rispetto a dicembre, ma una contrazione del -1,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. (Polimerica.it)

Secondo i dati Eurostat, nei 20 Paesi dell'area euro la produzione industriale è cresciuta dello 0,8% su mese, al di sopra dello 0,6% previsto, grazie all'espansione del 2,3% in Germania che ha compensato le letture negative di Italia e Spagna. (TradingView)