La Fiorentina si arrende ai supplementari: il Betis vola in finale di Conference League


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Redazione Sport
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Non è bastata la doppietta di Robin Gosens, né la reazione di una squadra che, dopo essere stata trascinata dal gol di Antonín Barák, sembrava aver trovato la chiave per ribaltare l’1-2 dell’andata. Al Franchi, davanti a un pubblico che ha creduto fino all’ultimo, la Fiorentina è uscita di scena ai supplementari contro il Betis, chiudendo sul 2-2 una partita che, seppur ricca di emozioni, ha consegnato agli andalusi il pass per la finale di Breslavia. Saranno loro, il prossimo 28 maggio, ad affrontare il Chelsea, reduce da un’agevole doppia affermazione sul Djurgården.
Quella che poteva diventare la terza finale consecutiva in Conference League per i viola si è dissolta nel primo tempo dei tempi supplementari, quando Ez Abde – meglio noto come Ezzalzouli – ha approfittato di un’incertezza difensiva per depositare in rete il pallone del definitivo pareggio. Un colpo duro per Palladino e i suoi, che pure avevano gestito con maggiore personalità la ripresa, trovando il vantaggio con Gosens dopo il momentaneo 1-1 firmato da Willian José.
"Mi aspettavo di più dalle sostituzioni", ha ammesso Palladino a caldo, senza nascondere un velo di amarezza. Le sue parole, però, non hanno cancellato l’orgoglio per una squadra che, nonostante tutto, ha lottato fino alla fine. "Abbiamo rimesso in piedi la partita, potevamo persino chiuderla", ha aggiunto il tecnico, sottolineando come il Betis abbia sbloccato il match grazie alla "giocata di un campione". Un riferimento chiaro al giovane marocchino, autore della rete che ha spezzato i sogni viola.
Anche Dodo, intervistato da Sky, ha ribadito la delusione ma anche la consapevolezza di aver lasciato tutto in campo. "Era difficile ribaltare il risultato dell’andata, ma abbiamo provato", ha detto il terzino, già proiettato verso gli impegni di campionato. Tra le ombre della serata, c’è anche la condizione di Moise Kean, sostituito nel secondo tempo per un problema fisico che potrebbe complicare i piani di Palladino nelle prossime gare.