Adusbef APS in prima linea: il Tribunale di Torino ammette l’azione collettiva contro Stellantis per il caso degli airbag difettosi

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Corriere Salentino ECONOMIA

È arrivata una svolta importante nella tutela dei consumatori italiani: il Tribunale delle Imprese di Torino ha recentemente dichiarato ammissibile l’azione di classe promossa da ADUSBEF APS insieme ad altre associazioni, tra cui Codacons, nei confronti di Groupe PSA Italia, Stellantis e Automobiles Citroën. La vicenda riguarda gli airbag prodotti dalla Takata e montati su veicoli Citroën C3 e DS3 immatricolati tra il 2009 e il 2019. (Corriere Salentino)

Se ne è parlato anche su altri media

Con questa motivazione, tra le altre, il Tribunale delle imprese di Torino ha dichiarato ammissibile la class action avviata da … (Il Fatto Quotidiano)

Il Tribunale delle Imprese di Torino ha accolto la class action, promossa da un gruppo di associazioni di consumatori contro Stellantis, Psa Italia e Automobiles Citroën, per airbag difettosi montati su alcuni modelli Citroën. (Open)

L'istanza era stata presentata da un gruppo di associazioni di consumatori in merito al caso degli airbag difettosi presenti su auto Citroën modelli C3 e Ds3. Il tribunale di Torino ha giudicato come ammissibile la class action nei confronti di Psa e Stellantis (Il Messaggero)

Ammessa la class action per airbag difettosi su Citroën C3 e DS3

Al centro della controversia vi sono gli airbag difettosi installati su oltre 170.000 veicoli, tra cui i modelli Citroën C3 e DS3, prodotti tra il 2009 e il 2019. Una svolta epocale per i consumatori italiani si è verificata il 14 aprile 2025, quando il Tribunale delle Imprese di Torino ha dichiarato ammissibile una class action contro il colosso automobilistico Stellantis (autoblog.it)

Lo riferisce il Codacons in una nota, in cui ricorda che l’istanza era stata presentata da Codacons, Adusbef e Assourt (Associazione utenti dei servizi radiotelevisivi), che in un comunicato affermano che “ora i proprietari delle auto potranno chiedere un risarcimento per tutti i danni, quantificati in 285 milioni ”, per gli elementi montati su circa 190mila veicoli prodotti tra il 2009 e il 2019, che in caso di incidente potrebbero causare esplosioni con effetti anche letali sia per il conducente sia per i passeggeri. (Il Sole 24 ORE)

Abbiamo puntato l’attenzione sulle condotte che hanno compromesso i diritti dei consumatori: chi guida un veicolo deve stare al sicuro e, se c'è una campagna di richiamo, ci vuole certezza sui tempi di riparazione e sull’assegnazione dei veicoli sostitutivi. (HDmotori.it)