Salvatore Veca, filosofo "militante" esperto delle idee di giustizia

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Il suo pensiero più maturo si trova nei volumi Dell'incertezza (1997) e L'idea di incompletezza (2001) in cui Veca rielabora i temi del relativismo etico e giuridico

I suoi interessi filosofici interagiscono con quelli politici: Veca diventa una figura di primo piano nell'elaborazione di una visione riformista della tradizione comunista italiana.

I ricordo va a un mio compagno di studi: Salvatore Veca l'ho conosciuto all'Università degli Studi di Milano, brillante allievo di Enzo Paci con cui si era laureato con un'importante tesi su Immanuel Kant (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altri media

In questo modo, la teoria contrattualistica della giustizia sociale come equità ha aperto lo spazio della controversia e del disaccordo fra concezioni alternative di giustizia. Un liberale di sinistra è uno che assegna priorità all’uguale sistema delle libertà delle persone su altri valori sociali. (L'HuffPost)

“Personalmente – ha continuato – lo ricordo come stimato e popolare docente, presso noi studenti, della ‘mia’ Facoltà, a Scienze politiche nell’Università degli studi di Milano. Milano, 07 ottobre 2021 “Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Salvatore Veca, intellettuale illuminato, filosofo propulsore di idee innovative, accademico e saggista. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Valori base che sono quelli che si radicano nell'idea tante volte umiliata abusata e offesa di una semplice e nuda eguaglianza umana. Ci sono molti modi di interpretarla, c'è una pluralità di prospettive: c'è un concetto base e poi ci sono varie concezioni e interpretazioni di questo concetto base. (Vita)

Se la filosofia italiana è riuscita a esprimere una sua originalità nel tenere insieme rigore analitico e passione argomentativa, superando la sterile débâcle tra filosofi continentali e filosofi analitici, lo deve - tra gli altri - a figure come quelle di Salvatore Veca (Il Manifesto)

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Lo ricorda con affetto l'università di Pavia dove concluse la sua carriera accademica e dove fu molto amato dai suoi studenti. A Milano è stato presidente della Casa della Cultura e della Fondazione Feltrinelli, ed era sempre presente nel dibattito culturale sui temi a lui cari per una società modellata sulle idee di equità sociale (TG La7)