Al Salone buyer da 150 Paesi: «Il design italiano detta le regole»
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«C’è molta concorrenza ormai, sul mercato degli EmiratiArabi Uniti. Gli occhi di tutto il mondo sono puntati sul nostro Paese. Ma quando si tratta di design, nessun altro Paese è in grado di competere con i prodotti italiani, perché riescono a coniugare meglio di tutti gli altri creatività, passione, identità nazionale e qualità». Arif Bhaldar arriva da Dubai, dove ha sede il guartier generale del gruppo di cui è general manager per le relazioni pubbliche, Danube Group, che comprende sia una divisione dedicata alla rivendita di mobili, sia una divisione dedicata agli sviluppi immobiliari. (Il Sole 24 ORE)
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«Intanto un numero lo possiamo già dare. E sono i 151 paesi di provenienza dei visitatori. Riconferma l'attrattività globale del Salone. Non ci sono paesi in più, ma è una conferma significativa perchè lo scenario internazionale è più complesso dell'anno scorso». (il Giornale)
Massimiliano Messina, presidente di Flou, l’azienda creata dal padre Rosario che nel 1978 la fondò con alcuni soci per poi acquisirla completamente, sul Salone, sul quale oggi cala il sipario, ha da dire solo una cosa: "È una certezza, uno strumento unico al mondo. (Il Giorno)
Carlotta de Bevilacqua di Artemide divide il regno luce con la figlia Carolina. La sera a Brera per la Federlegno è arrivato anche Stefano Boeri. (Corriere Milano)
Il Salone Internazionale del Mobile di Milano è il più importante appuntamento dell’anno per l’industria del design: l’edizione 2024 aveva registrato oltre 370.000 visitatori. La superficie espositiva totale dei Saloni è di 169.000 mq. (Cose di Casa)
Così non solo è saltata la visita della presidente del Consiglio Giorgia Meloni prevista per ieri, ma anche la sua presenza alla cerimonia del taglio del nastro: la premier è rimasta a Roma per incontrare i rappresentanti del mondo produttivo e preparare le contro mosse da presentare in Europa e la visita istituzionale a Washington di giovedì prossimo. (il Giornale)
Con l’apertura al pubblico, oggi e domani. E se per il bilancio definitivo dobbiamo attendere domani, quello di medio termine, al netto di "dazi sì" e "dazi sospesi", delle fibrillazioni geopolitiche, e delle polemiche per alcune scelte (leggi Molteni) appare decisamente positivo. (Il Giorno)