CASSAZIONE: ILLEGITTIMI I CONTROLLI RETROATTIVI SULLE E-MAIL AZIENDALI DEI DIPENDENTI

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CASSAZIONE: ILLEGITTIMI I CONTROLLI RETROATTIVI SULLE E-MAIL AZIENDALI DEI DIPENDENTI di Gianluca Mariani Stampa la pagina La Corte di Cassazione ha stabilito che i datori di lavoro non possono effettuare controlli retroattivi sulle e-mail aziendali dei dipendenti, bilanciando così gli interessi aziendali con il diritto alla riservatezza dei lavoratori." La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 807/2025, ha stabilito un principio fondamentale in materia di controllo delle e-mail aziendali dei dipendenti da parte del datore di lavoro. (cfnews.it)

Su altri giornali

Il recente caso di cronaca che ha coinvolto una società sarda di autotrasporto sanzionata dal Garante per la protezione dei dati personali con una multa da 50mila euro ha rimesso in primo piano le regole per la tutela della riservatezza degli autisti di veicoli industriali che sono tracciati durante il lavoro da sistemi di rilevazione satellitare. (TrasportoEuropa)

L’accesso del datore di lavoro alla posta elettronica del dipendente o del collaboratore può entrare in contrasto con la disciplina in materia di protezione dei dati personali e con il divieto di controllo del lavoratore. (la Repubblica)

Tuttavia, questo non significa aver diritto a travalicare i limiti imposti dalle regole della privacy. Chi lavora utilizzando veicoli aziendali può essere sottoposto a speciale monitoraggio tramite tecnologie Gps (Global Positioning System). (QuiFinanza)

Serve una svolta nella geolocalizzazione e privacy nel trasporto

La corretta gestione dei controlli datoriali che possono essere attuati da un datore di lavoro è un tema da sempre sensibile per le aziende oggi reso ancor più rilevante dalla diffusione di tecnologie e strumenti sempre più evoluti. (Agenda Digitale)

Nell’era del lavoro iperconnesso, molte aziende si sono dotate di strumenti digitali sempre più sofisticati per monitorare l’operato dei dipendenti. Tra questi spicca l’uso dei sistemi GPS, applicati a veicoli aziendali, smartphone e dispositivi portatili. (Benessere Economico)

Il recente intervento del Garante per la Protezione dei Dati Personali, con la sanzione di 50mila euro inflitta a un’azienda di autotrasporto per violazioni in materia di privacy sul posto di lavoro, ha messo in allarme gli autotrasportatori che utilizzano il tracciamento satellitare con Gps dei propri veicoli e quindi anche dei relativi autisti. (TrasportoEuropa)