Il primo maggio di Fedez

Certo si può sempre cambiare idea nella vita, ma nessuno pensava che ‘quel’ Fedez fosse da codice penale, nemmeno con quel testo idiota

Per sfortuna di Fedez il DDL Zan è però una materia divisiva, anche se il giornalista collettivo non la vuole far passare come tale.

Ma come nel caso etnico e religioso, quale è il confine fra propaganda e istigazione?

E non perché siano scomparsi gli operai, per fortuna esistono ancora, ma solo perché il primo maggio è diventato una tribuna del politicamente corretto, dove si raccolgono consensi facili su temi di solito non divisivi. (Indiscreto)

Ne parlano anche altri media

A quel punto la replica di Fedez: «Questo vale anche nel caso di frasi come: “se avessi un figlio gay lo metterei nel forno”?». E così, possiamo ascoltare Massimo Cinque, dirigente della società iCompany che organizza il concerto, riferirsi a un «sistema» al quale il rapper avrebbe dovuto adeguarsi. (Rolling Stone Italia)

Lillo esordisce provando a spiegare le ragioni della telefonata, Fedez parla di censura, chiede perché hanno voluto visionare prima il testo. La contro-replica di Fedez. La telefonata integrale di 11 minuti. (RADIO DEEJAY)

Dall’altro capo si sentono le voci di diversi collaboratori, fino alla vicepresidente di Rai3 Ilaria Capitani. Fedez ha pubblicato sui suoi social la telefonata avuta con i vertici Rai riguardo il testo del suo intervento sul palco del Primo Maggio. (Living)

In termini di mobilitazione dell’opinione pubblica, la questione è controversa: Fedez polarizza, ma polarizzare conviene solo quando disponi dalla maggioranza sociologica in una collettività di riferimento. (Il Primato Nazionale)

Come sono avvenute le pressioni dei dirigenti Rai e degli organizzatori del Concerto del Primo Maggio su Fedez? La parte più interessante è probabilmente quella con Massimo Cinque, dirigente della società iCompany che ha organizzato il concerto. (Il Riformista)