Sadeghi, l'«altro» ingegnere iraniano in carcere a Boston: perché il suo caso è legato a quello di Cecilia Sala
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L’udienza prevista giovedì scorso a Boston per valutare il rilascio su cauzione di Mahdi Mohammad Sadeghi, l’altro «iraniano dei droni» arrestato il 16 dicembre, è rimandata al 14 gennaio, su richiesta della sua avvocata, che sta discutendo con il dipartimento per la libertà vigilata «nella speranza di risolvere le preoccupazioni sul rischio di fuga» del suo cliente. Il caso di Sadeghi, ingegnere 42enne iraniano naturalizzato americano che viveva a Natick, nei sobborghi di Boston, è connesso a quello di Mohammad Abedini e al destino di Cecilia Sala. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri media
La scarcerazione della freelance apre... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Gli Stati Uniti chiedono l'estradizione dell'ingegnere iraniano perché avrebbe sostenuto i pasdaran di Teheran nell'acquisizione di componenti tecnologiche a uso civile e militare montate sui droni al Corpo dei Guardiani della Rivoluzione. (Italia Oggi)
Con toni però più concilianti: «Ci auguriamo che la questione della giornalista venga risolta rapidamente», ha aggiunto la funzionaria. L'arresto di Cecilia Sala a Teheran «non è in alcun modo una ritorsione» legata a Mohammad Abedini Najafabadi, detenuto in Italia. (il Giornale)
L'ingegnere 38enne, che ha chiesto gli arresti domiciliari, potrebbe essere scarcerato solo con una richiesta del ministro della Giustizia Carlo Nordio. Richiesta che al momento non è arrivata ma che negli ambienti giudiziari milanesi non si esclude possa essere trasmessa a breve. (Gazzetta di Parma)