VIDEO Aeroporto di Sanaa in Yemen: le immagini prima e dopo l'attacco israeliano

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L'area è controllata dai ribelli Houthi dal 2014 Le foto satellitari mostrano i gravi danni subiti dall’aeroporto di Sanaa, in Yemen, a seguito dei bombardamenti israeliani di martedì. L’esercito israeliano ha bombardato l’aeroporto nella capitale yemenita controllata dai ribelli, dichiarando di aver “disattivato” lo scalo in un attacco che ha lasciato aerei commerciali in fiamme sulla pista, mentre i jet da combattimento colpivano centrali elettriche e altri obiettivi. (lapresse.it)
Su altri media
«Siamo alla vigilia di un'invasione massiccia», avverte Netanyahu. Israele approva un piano per espandere le operazioni militari a Gaza, conquistare l'intera Striscia e rimanervi a tempo indeterminato: sarà attuato dopo la visita di Trump nella regione la prossima settimana e include lo sfollamento di centinaia di migliaia di palestinesi. (Il Messaggero)
ROMA – La tensione in Medio Oriente continua a salire. Nella notte, l’aeronautica militare israeliana ha bombardato l’aeroporto internazionale della capitale yemenita, Sanaa, rendendolo completamente inagibile. (Agenzia Dire)
Intanto, media israeliani riferiscono di attacchi delle Idf nel Sud del Libano, malgrado il cessate il fuoco con Hezbollah. Lo ha annunciato la direzione. (RaiNews)

L'attacco è il proseguimento dei raid israeliani della scorsa settimana che hanno distrutto l'aeroporto internazionale di Sanaa, dopo che gli Houthi hanno lanciato un missile che ha colpito la zona dell'aeroporto internazionale di Tel Aviv. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
In un post su X, il portavoce in lingua araba, intima a chi si trova nei porti di Ras Isa, Hodeidah e Salif sulla costa occidentale di evacuare. L'Idf ha diramato un avviso di evacuazione "urgente" per tre porti controllati dagli Houthi nello Yemen, in vista di possibili attacchi aerei. (Gazzetta di Parma)
«Vi invitiamo a evacuare immediatamente l’area dell’aeroporto», ha scritto Avichay Adraee, il portavoce in lingua araba dell’esercito dello stato ebraico, «Se non riesci a evacuare e a rimanere lontano dall’area, sarai in pericolo». (Il Manifesto)