Trump punzecchia la Cina. "Sono giusti dazi all’80%"

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Le speranze di de-escalation della guerra commerciale danno fiato al rally dei mercati. Piazza Affari ha chiuso la settimana riavvicinandosi ai massimi dell’anno, con l’onda lunga dell’accordo bilaterale tra Stati Uniti e Gran Bretagna sui dazi che ha avuto la meglio rispetto ai riscontri in chiaroscuro arrivati dall’Istat. Una sponda importante al balzo dell’1% del Ftse Mib è arrivata anche dai riscontri migliori delle attese dalle trimestrali bancarie. (il Giornale)
Ne parlano anche altre testate
GINEVRA (l'Adige)
C’è chi come Guy Parmelin, ministro dell’Economia svizzero, preconizza una sospensione dei dazi reciproci tra Usa e Cina durante il vertice di Ginevra che inizierà in queste ore. Anche perché in un post su Truth, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha evocato una riduzione dei dazi sulla Cina fino ad assestarli all'80 per cento. (Il Messaggero)
Dopo tre mesi di dazi, retorica bellica e prove di resistenza, Stati uniti e Cina tornano a parlarsi. Dall’altra, il vicepremier e zar delle politiche economiche cinesi He Lifeng. (Il Manifesto)

Per poi aggiungere … E dopo aver sospeso le tariffe contro l’Europa, adesso annuncia di voler quasi dimezzare la tassazione sull’export cinese: dal 145 all’80 per cento. (la Repubblica)
Nella città svizzera si sono riuniti il segretario al Tesoro e il rappresentante per il Commercio statunitensi Scott Bessent e Jamieson Greer e il vicepremier cinese, He Lifeng, per i primi colloqui diretti di de-escalation tra Stati Uniti e Cina, i due principali protagonisti della guerra dei dazi avviata sotto l'amministrazione Trump (Sky TG24)
Attualmente i dazi imposti a Pechino ammontano al 145%, con dazi cumulativi su alcune merci che raggiungono così il 245%. (Il Fatto Quotidiano)