Il realismo inevitabile di Conte

La Repubblica INTERNO

E in questo ha dimostrato realismo, forse perché ha compreso che stravolgere la legge Cartabia non è possibile, tantomeno tornare al vecchio testo di Bonafede, magari rinominato in altro modo

L'uomo che sulla riforma del processo penale doveva "sfidare Draghi" - come lo incitava a fare il suo organo di stampa ufficioso - ha rinfoderato in fretta le armi.

(La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

È la parola chiave per capire il senso della giornata e il destino della riforma Cartabia sulla giustizia. Fonti vicine a Conte dicono che «il senso politico della sua posizione è stato chiaramente compreso» tanto che Draghi «non ha completamento chiuso la porta a piccole modifiche» (Il Riformista)

Così il senatore pentastellato Andrea Cioffi prima dell’incontro tra Giuseppe Conte e i membri del Movimento 5 Stelle. “In politica si usano i toni a seconda delle situazioni – spiega invece Alberto Airola, senatore 5 Stelle – La riforma ci è piovuta sul tavolo, Draghi ha ascoltato tutti tranne noi” (LaPresse)

Il tempo che Draghi ha dedicato al neoleader del Movimento Cinque Stelle rientra nella media dei precedenti incontri con gli altri capi partito. Draghi ascolta il predecessore, ma non ritrova davanti a sé i toni e le critiche espresse nei giorni scorsi sulla prescrizione e sulla riforma del processo penale. (Corriere della Sera)

Conte: sarò leale di Tommaso Ciriaco. GIuseppe Conte, leader M5S (agf). Draghi ha chiarito che finché c'è lui al governo gli accordi con l'Ue si rispettano. Giustizia, i paletti di Draghi: non si ridiscute tutto. (La Repubblica)

IL DISGELO. Comunque l'incontro tra Draghi e Conte rappresenta il primo passo di un disgelo tra i due Solo la convocazione di un tavolo tecnico, la possibilità di un incontro con il Guardasigilli Marta Cartabia per concordare nel caso alcune correzioni. (ilmessaggero.it)

Conte oggi ha accennato di aver parlato con il presidente del consiglio di “eventuali interventi che possano migliorare il testo” È iniziata oggi la settimana di mobilitazioni dei metalmeccanici contro i licenziamenti nel giorno in cui un’altra fabbrica, la Timken di Brescia, ha deciso di licenziare 106 lavoratrici e lavoratori. (Radio Popolare)