Filippo Mosca è stato trasferito nel carcere di Viterbo. La madre: «Finisce l’incubo rumeno»

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«Resta il male subito e un futuro in salita…Ma è a casa». Con un post pubblicato sulla pagina Facebook Giustizia per Filippo Mosca, è la madre Ornella Matraxia ad annunciare il ritorno del 30enne nisseno in Italia. Dopo quasi un anno e nove mesi di detenzione in Romania, Mosca da qualche ora si trova in carcere a Viterbo (nel Lazio). Il giovane originario di Caltanissetta è stato condannato a otto anni e tre mesi per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, assieme all’amico Luca Cammalleri e a un’altra ragazza la cui identità non è mai stata svelata. (MeridioNews - Edizione Sicilia)
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La madre Ornella Matraxia: "Sono un po' sollevata, ora si apre una nuova fase" Dopo quasi due anni di detenzione in due penitenziari romeni, a Filippo Mosca, il ragazzo di 30 anni condannato a 8 anni e 3 mesi per spaccio di droga da un tribunale della Romania, è stata concessa la detenzione nel carcere ‘Mammagialla’ di Viterbo (LAPRESSE)
Il 30enne di Caltanissetta arrestato in Romania nel 2023 per traffico internazionale di stupefacenti e detenuto. Si trova adesso nel carcere di Viterbo (Adnkronos)
Roma, 29 gen. L’uomo era stato condannato a 8 anni e 3 mesi per traffico internazionale di sostanze stupefacenti insieme a un amico, ed è stato detenuto prima nel carcere rumeno di Porta Alba, a Costanza, e poi a Bucarest. (LAPRESSE)

Una vicenda che, tra sgomento e indignazione, si trascinava da tempo, un tempo incalcolabile per chi, come il 30enne italiano detenuto nel carcere di Bucarest in condizioni disumane, ha dilato orrore e paura, sfiducia e sconcerto insopprimibili, con buona pace del grido di allarme e di dolore lanciato dai familiari e dai fautori di una campagna social che sembrava non sortire esiti. (Secolo d'Italia)
Leggi tutta la notizia Il giovane trentenne di Caltanissetta era stato condannato a 8 anni e 3 mesi per... (Virgilio)
A dare notizia del trasferimento dalla Romania in Italia per scontare la pena è stata l’avvocato, Armida Decina, difensore di Mosca, che contattata da LaPresse ha spiegato: “E’ stata una vittoria dopo un lunga battaglia giudiziaria e diplomatica. (il Fatto Nisseno)