I legami calabresi di Graziano Mesina, il bandito di Orgosolo

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Minuti per la lettura Morto a 80 anni tra rapimenti e fughe dal carcere: gli intrecci con le ’ndrine, i legami calabresi di Mesina e quel ragioniere di Platì “Gratzianeddu” è morto. Graziano Mesina, il più famoso esponente del banditismo sardo del dopoguerra, aveva 80 anni. Era stato dimesso da poche ore dal reparto penitenziario dell’ospedale San Paolo di Milano, dov’era stato ricoverato, da persona reclusa nel carcere di Opera, per un tumore nella fase terminale. (Il Quotidiano del Sud)
Su altri media
Mesina, 83 anni, è morto ieri a Milano. DALLA NOSTRA INVIATA PORTO AZZURRO (LIVORNO) - «Buongiorno, sono Graziano Mesina». «Buongiorno», rispondo presentandomi anch'io. (Corriere della Sera)
Così sui social la Garante dei detenuti della Sardegna, Irene Testa. Non c’è stato il rispetto del diritto che consente anche a chi ha sbagliato di poter coltivare affetti e di poter scontare la detenzione nel luogo di residenza”. (sardiniapost)
Nessuno certamente potrà riacchiapparlo, stavolta. Sognava di morire nella sua Sardegna ma non ne ha avuto il tempo. (il Giornale)

Ma qualche ora dopo la scarcerazione è morto a Milano, nel reparto detenuti dell’ospedale San Paolo. Mesina era stato scarcerato venerdì, alla settima richieste delle sue legali: era malato terminale di tumore e voleva morire in Sardegna. (Casteddu On line)
Un rito concelebrato da vari sacerdoti, originari del paese di origine dell’ex bandito morto a Milano a 83 anni, in una chiesa affollata da tanti abitanti di Orgosolo. (L'Unione Sarda.it)
Il funerale si terrà oggi alle 11.30, nella chiesa di San Pietro, nel cuore del suo paese natale. Un necrologio anonimo comparso sui muri di Orgosolo saluta il ritorno di Graziano Mesina, l’ex primula rossa del banditismo sardo, scomparso sabato scorso a Milano all’età di 83 anni. (Cagliaripad.it)