Robert Francis Prevost, l'agostiniano Usa che ha scelto i vescovi nel mondo

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Prefetto del Dicastero per i vescovi sotto Papa Francesco, 69enne cardinale statunitense, di Chicago, Robert Francis Prevost - origini francesi, spagnole e italiane - si potrebbe dire che sta a Parolin come Tagle sta a Zuppi. Anzitutto, per il suo profilo defilato, a tratti fin troppo discreto; poi, per l'esperienza pastorale, maturata in anni di attività missionarie e di gestione di diocesi e seminari in Perù, Paese latinoamericano che conosce profondamente. (RaiNews)
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La risposta a entrambe le domande non è difficile. Di cosa ha veramente bisogno la Chiesa oggi? E di cosa il mondo? Sono queste le domande che mi pongo per valutare l’elezione del nuovo Papa. (La Stampa)
ROMA – Mentre monsignor Diego Ravelli, il maestro delle cerimonie liturgiche, lo aiutava nella vestizione nella Stanza delle lacrime, Robert Francis Prevost aveva già deciso con quale abito si sarebbe affacciato per la prima volta al mondo da papa Leone XIV. (la Repubblica)
Esattamente come Lenny Belardo, il protagonistra di The Young Pope, serie culto del regista premio Oscar, trasmessa da Sky tra l’ottobre e il novembre del 2016. Se quella di Paolo Sorrentino non è una profezia, poco ci manca. (Il Fatto Quotidiano)

«Congratulazioni al cardinale Robert Francis Prevost – scrive infatti il presidente Usa su Truth Social – che è appena stato nominato papa. Un buon prodotto made in Usa. (Il Manifesto)
Tradizionalmente ogni cardinale di passaggio in Vaticano bussa al dicastero che sovrintende alla nomine episcopali per verificare a che punto siano le pratiche che riguardano la propria diocesi. Attraverso il vice Ilson de Jesus Montanari, bergogliano doc, Prevost ha stretto relazioni con la maggior parte degli episcopati mondiali. (La Stampa)
CITTA’ DEL VATICANO. Robert Francis Prevost eredita un contesto ecclesiale che ha vissuto 12 anni bergogliani intensi e spesso tesi, tra riforme, dibattiti e scontri all’interno della galassia cattolica. (La Stampa)