Donnarumma cubitale, Neves lavatrice, Calafiori con personalità: Psg piega l’Arsenal e vola in finale

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Gianluigi Donnarumma, con una prestazione che ha deliziato anche i più scettici, ha spento i sogni dell’Arsenal regalando al Paris Saint-Germain la finale di Champions League. Una parata su Martin Ødegaard, al 67’, ha ribaltato gli equilibri, trasformando quella che poteva essere una rimonta dei Gunners in un’autostrada verso Monaco di Baviera. Il portiere italiano, che già contro Liverpool e Aston Villa aveva dimostrato di essere un muro, ha confermato la sua statura internazionale, rendendosi decisivo quando il risultato era ancora in bilico.

Non solo lui, però. Se Fabián Ruiz, ex Napoli, ha gestito i tempi del centrocampo con la freddezza di un veterano, João Neves – definito "lavatrice" per la sua capacità di ripulire il campo – ha reso inutili gli slanci di Bukayo Saka e Kai Havertz. E poi c’è Riccardo Calafiori, la cui personalità ha fatto la differenza in fase di costruzione, permettendo al Psg di giocare sempre con la testa alta anche sotto pressione.

Achraf Hakimi, che tornerà ad affrontare l’Inter dopo averla lasciata nel 2021, ha chiuso i conti con un cross perfetto per Kylian Mbappé, autore del 2-1 finale. Il marocchino, protagonista di una stagione da 7 gol e 11 assist con i nerazzurri, ha ammesso: "Sarà speciale, ma ora sono qui per vincere".