Cittadinanza: l'omicidio di Sharon divide anche i partiti di maggioranza. Torna sul tavolo il tema dello Ius Scholae
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L'identificazione del presunto omicida di Sharon Verzeni, la 33enne accoltellata nel bergamasco nella notte tra il 29 e il 30 luglio, riaccende il dibattito politico sul tema della cittadinanza, creando nuove divisioni all'interno della maggioranza. Centrodestra, oggi il gran giorno del vertice tra alleati: modifiche alla Bossi-Fini e una legge sui balneari Mentre la premier Giorgia Meloni e i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani prendevano parte al vertice di maggioranza a Palazzo Chigi, in cui, tra i punti all'ordine del giorno, c'era proprio il tema dello Ius Scholae, emerge la notizia del fermo del presunto assassino di Sharon: si tratta di Moussa Sangare, 31 anni, italiano di origini africane, disoccupato. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre fonti
La triste baruffa politica su Moussa Sangare L'assassino di Sharon Verzeni si chiama Moussa Sangare. Risparmiateci ogni incursione politica. Poteva essere italiano, straniero o marziano il presunto autore di un delitto per caso, così inaccettabile, così doloroso, così amaro. (Start Magazine)
Ma non ci sentiamo degli eroi, testimoniando abbiamo semplicemente fatto ciò che era giusto, il nostro dovere di cittadini». A raccontarlo sono Amin Ettayeb e Mohamed Ghannamy, i due giovani amici d’origine marocchina la cui testimonianza ha dato una svolta decisiva alle indagini sull’omicidio di Sharon Verzeni, la barista 33enne accoltellata nella notte tra il 29 e il 30 luglio mentre camminava in via Castegnate a Terno d’Isola. (L'Eco di Bergamo)
L'omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a coltellate da Moussa Sangare, il 30enne di origini africane arrestato con l’accusa di avere ucciso la giovane a Terno d'Isola, smuove le coscienze e interroga la politica riportando al centro del dibattito il tema dell'immigrazione. (BergamoNews.it)
Un mese dopo, quell’unico indizio si è arricchito di particolari fondamentali per il fermo del presunto killer, reo confesso, il trentenne Moussa Sangare, nato in Italia da genitori del Mali e residente a Suisio, paese a pochi chilometri da Terno. (Luce)
Terno d'Isola (Bergamo) – Nella conferenza stampa alla procura di Bergamo, quando è stato annunciato il fermo di Moussa Sangare per l'omicidio di Sharon Verzeni, ha ricevuto un pubblica lode, insieme con l'amico che era con lui, per il senso civico dimostrato. (IL GIORNO)
/08/2024 20:00:00 (Tp24)