Ferrari, eppur si muove: Leclerc insiste con il "suo" assetto e punta al podio, Mercedes permettendo

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Non era scontato, dopo un venerdì di prove in cui la Ferrari aveva mostrato più ombre che luci, che Charles Leclerc potesse chiudere le qualifiche del Gran Premio del Bahrain con un sorprendente terzo posto, poi trasformato in secondo grazie alla penalità inflitta a George Russell. Un risultato che, seppur lontano dalla pole di Max Verstappen, rappresenta un passo avanti per una squadra che nelle ultime stagioni ha spesso faticato a tradurre i test in prestazioni concrete.

"Non mi aspettavo questo risultato", ha ammesso lo stesso Leclerc, che però ha sottolineato come il lavoro svolto nelle ultime settimane abbia permesso di esplorare diverse configurazioni, trovando infine un assetto più congeniale alle sue esigenze. Una ricerca meticolosa, quella del pilota monegasco, che ha preferito sacrificare qualcosa nel primo settore – adottando una guida più conservativa per preservare le gomme – pur di garantire una migliore resa nei tratti successivi.

D’altronde, se c’è una novità incoraggiante emersa a Sakhir, è proprio la risposta positiva della SF-25 agli aggiornamenti tecnici introdotti in questa prima tappa della stagione. Un segnale che Frédéric Vasseur, team principal della Rossa, ha accolto con un cauto ottimismo: "Il podio è possibile, dobbiamo essere ambiziosi". Parole che suonano come un’ammissione: la strada è ancora lunga per colmare il divario con Red Bull e McLaren, ma almeno la direzione sembra quella giusta.

Diverso, invece, il discorso per Lewis Hamilton, reduce da una qualifica deludente in cui un errore nell’ultimo tentativo del Q3 lo ha relegato in nona posizione. Un episodio che riaccende i riflettori sulle difficoltà della Mercedes, ancora alle prese con una vettura capricciosa nonostante gli sforzi per correggerne gli equilibri.