Il caro-energia mette in crisi anche i birrifici: “Per ridurre i consumi facciamo la birra di notte”

Radio Gold ECONOMIA

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Dopo aver lasciato vuoti gli scaffali dell’acqua frizzante, la carenza di bollicine sta mettendo in crisi anche la produzione di birra. È delle ultime ore la notizia dello stop temporaneo alla Menabrea di Biella. Il birrificio attivo più antico d’Italia, come ricorda il sito dell’azienda piemontese, ha fermato gli impianti per un giorno perché a secco di anidride carbonica (Radio Gold)

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Non si ferma la crisi delle bollicine sugli scaffali dei supermercati italiani: stavolta, l’allerta riguarda la birra e, in particolare, la birra Menabrea. La carenza di anidride carbonica, però, ha creato problemi a diverse aziende italiane che producono acqua frizzante, bibite gassate e non solo. (inItalia)

La carenza di CO2 è un problema anche da noi. La mancanza di anidride carbonica ferma la produzione della Menabrea a Biella. (Sky Tg24 )

Gli uffici dell'azienda squillano ma la spiegazione è quantomeno rassicurante: La carenza di CO2 è un problema anche da noi. A corto di anidride carbonica (ilGiornale.it)

Dopo l’acqua Sant’Anna, che ha interrotto del tutto la produzione di acqua frizzante, i problemi annunciati da Pejo e Goccia di Carnia e, più recentemente, San Pellegrino che si è vista costretta ad interrompere (sia pure per soli due giorni), la produzione di acqua frizzante, ora è la volta della birra a subire il contraccolpo della carenza di anidride carbonica (Notizia Oggi Borgosesia)