Decreto Omnibus, via libera alla fiducia in Senato
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Ultim'ora news 1 ottobre ore 20 Disco verde dal Senato al decreto Omnibus. A una settimana dalla scadenza dei termini per la conversione in legge prevista per l’8 ottobre (data in cui inizierà l’esame sul Piano Strutturale di Bilancio) l’Aula di Palazzo Madama ha dato via libera al decreto con 98 voti a favore, 66 contrari e un astenuto. Il testo passa ora all’esame della Camera, senza pregiudiziali da parte delle opposizioni: a esaminarlo, nella mattinata di martedì 2 ottobre, le commissioni Bilancio e Finanze di Montecitorio, prima del passaggio in Aula previsto per le 16.15, subito dopo il Question Time, con votazioni a partire dalle 18.30. (Milano Finanza)
Su altri giornali
Il governo, con il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, ha posto la questione di fiducia sul Dl omnibus, già approvato dal Senato. (Civonline)
ROMA. Con scarso senso dello Zeitgeist ma piena consapevolezza di edulcorare la realtà, qualcuno al Tesoro l’ha ribattezzato «ravvedimento speciale». (La Stampa)
Ore 15 - Aula Alle ore 15 ha avuto luogo lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata - question time in diretta Rai (Comunicazione)
La conversione del decreto Omnibus, approvata ieri in prima lettura dal Senato, fornisce risposte ai piccoli Comuni riguardo ai segretari comunali, proroga il termine per l’inserimento dei Codici Unici di Progetto (CUP) per le “piccole opere” fino al 30 novembre e affronta il problema della liquidità degli enti che realizzano investimenti con il Pnrr, concedendo il 90% degli stati di avanzamento rendicontati (Nt+ Enti locali & Edilizia del 29 settembre) . (NT+ Enti Locali & Edilizia)
Così Marco Grimaldi e Francesco Borrelli, capigruppo di Avs nelle commissione Bilancio e Finanze della Camera durante l’esame del decreto Omnibus. "Per protesta contro la totale chiusura al confronto noi di Avs abbandoniamo l’aula perché è evidente che la maggioranza non ha alcun interessa al confronto”. (Civonline)
“Questa novità è contenuta in un emendamento, chiesto dall’Anci e fatto proprio dal Governo, al decreto legge Omnibus. (NTR24)