Green pass, come averlo se avete fatto il vaccino o il Covid all’estero

QuiFinanza SALUTE

Green pass estero, validità dei certificati in Italia. La validità dei certificati vaccinali esteri è la stessa prevista per la certificazione verde COVID-19 (Certificato COVID digitale dell’UE) emessa dallo Stato italiano

Green pass, dove e quando è obbligatorio. Iniziamo con lo spiegare dove e quando serve il green pass a partire da venerdì 6 agosto in Italia.

Gli italiani residenti e vaccinati o guariti dal Covid all’estero possono richiedere la Certificazione verde Covid da venerdì 6 agosto. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altri giornali

Più della metà degli italiani ha completato il ciclo vaccinale contro il Covid-19. Al 4 agosto il 65,5% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti Covid e il 56% (ovvero 33,1 milioni) ne ha ricevute due. (Radionorba)

In tale scenario gli Usa, i cui confini rimangono chiusi a molti viaggiatori stranieri compresi gli europei, stanno valutando di. I gruppi di lavoro dedicati a questo tema – ha detto il funzionario – "stanno sviluppando una politica per essere pronti, quando sarà il momento, a muoversi verso questo nuovo sistema". (Borsa Italiana)

Intanto il presidente francese Emmanuel Macron ha annnunciato che la Francia somministrerà la terza dose di vaccino ad anziani e fasce più vulnerabili da settembre. E' stata superata quota 70 milioni di somministrazioni del vaccino anti-Covid in Italia (finora precisamente 70.126.104). (Giornale di Sicilia)

Le Regioni e Province autonome attivano un sistema di monitoraggio delle esenzioni rilasciate comunicando, su richiesta, i dati in formato aggregato al ministero della Salute Potranno essere “rilasciate in formato cartaceo” e avranno una “validità massima fino al 30 settembre” le certificazioni di esenzione. (TeleIschia)

La vaccinazione Covid “non è controindicata in gravidanza”, viene puntualizzato. In tale situazione, laddove sia stato valutato di non procedere con la seconda dose di vaccino Covid a mRna, va considerato l’utilizzo di un vaccino di tipo diverso per completare l’immunizzazione” (L'Aquila Blog)

«Di fatto – precisa Cartabellotta – il numero di somministrazioni giornaliere non riesce a decollare sia per la limitata disponibilità di vaccini a mRNA, sia perché non vengono più utilizzati quelli a vettore adenovirale per le prime dosi». (Agenpress)