Il punto sulla “DaD”, tra ministri entusiasti e studenti scontenti

Tecnica della Scuola INTERNO

Diretto, ossia in presenza, “fisico”; cioè fatto di corpi, gesti, sguardi, voci vive, pensieri e sentimenti senza mediazioni, senza interruzioni, senza impossibilità di contatto oculare, senza limitazioni all’interlocuzione diretta ed immediata.

Anche perché fanno dimenticare le vere priorità della Scuola italiana (priorità che forse questo Governo, in totale discontinuità coi Governi degli ultimi 30 anni, dà già per scontate?)

Tutto il resto (filmati, file audio, presentazioni in PowerPoint, quiz informatici, mappe concettuali a colori, effetti speciali in 3D, etc. (Tecnica della Scuola)

Ne parlano anche altri giornali

Abbandonando la fascia serale, la trasmissione radiofonica tutta al femminile di CiaoComo si sposta al pomeriggio, dalle 16.30 alle 17.30, per accompagnare gli ascoltatori in un viaggio semiserio alla scoperta di donne eccellenti che, grazie alla loro creatività e al loro ingegno, impreziosicono il territorio comasco e oltre. (CiaoComo.it)

A settembre tutti in classe.”. Stamattina, per l’ultimo giorno di scuola, Napoli si sveglia con le finte sagome dei 900 alunni vittime della dispersione scolastica a causa della Dad. I cartelli che riproducono storie e sagome di bambini che non frequentano più la scuola sono stati affissi fuori a diversi istituti della città. (Cronache della Campania)

Nella speranza che, con l’inizio del nuovo anno scolastico, si possa tornar alla normalità E’ accaduto a Napoli, dove ad entrare in azione è stato un gruppo di genitori anti dad, che hanno inteso porre l’attenzione su un fenomeno, purtroppo, in crescita: la dispersione scolastica. (Campanianotizie)

Se siamo noi stessi docenti a fare simili affermazioni come pensiamo di poter rivendicare con forza i nostri diritti che vengono calpestati un po’ da tutti da lustri? Chi porta all’esaltazione tale mezzo didattico dovrebbe anche chiedersi perché in questo periodo di DAD siano aumentati esponenzialmente i problemi psico-logici degli studenti. (Informazione Scuola)

Almeno mille manifesti sono stati affissi davanti a molte scuole di Napoli e sui muri della città. Si chiamano Giulia, Fatima, Josie, Nicola, Elisa, Andrea, Carlo, Giada e tanti altri nomi. (Corriere del Mezzogiorno)

Studente durante una protesta contro la dad (Foto Parisotto). Fino all’anno scorso se ne contavano al massimo dieci, venti, forse trenta, sull’ampia platea costituita da decine di migliaia di studenti delle scuole veronesi. (Corriere della Sera)