Cospito in sciopero della fame contro il 41 bis, il medico può visitarlo ma niente dichiarazioni stampa

Today.it INTERNO

Il medico di Alfredo Cospito, l'anarchico detenuto col regime del 41 bis e da 96 giorni in sciopero della fame, può visitarlo ma non può rilasciare dichiarazioni stampa. Il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap) ha concesso al medico Angelica Milia di visitare domani Cospito nel carcere di Sassari ma l'ha diffidata attraverso una comunicazione al suo legale, Flavio Rossi Albertini, "a rilasciare a seguito alle visite dichiarazioni all'emittente radiofonica 'Radio Onda d'Urto' al fine di non vanificare la finalità del regime in 41 bis". (Today.it)

Ne parlano anche altre fonti

l'anarchico detenuto al 41 bis e da quasi 100 giorni in sciopero a seguito delle visite, dichiarazioni all'emittente radio 'Onda (RagusaNews)

Martedì 24 gennaio 2023: Comunicato di Radio Onda d’Urto, emittente radiofonica di movimento di Brescia e Milano, testata giornalistica regolarmente iscritta al Tribunale di Brescia (numero 24/86). CASO ALFREDO COSPITO: VIETATO PARLARE…CON RADIO ONDA D’URTO? (Radio Onda d'Urto)

La direzione del carcere sassarese di Bancali ha scritto all'avvocato di Alfredo Cospito, l'anarchico detenuto al 41 bis e da quasi 100 giorni in sciopero della fame, per invitare la dottoressa Angelica Milia, che segue le sue condizioni di salute, a non rilasciare più dichiarazioni a Radio Onda d'Urto. (Trentino)

E' stata fissata tra tre mesi, il 20 aprile prossimo, l'udienza in Cassazione che affronterà il ricorso presentato dal difensore di Alfredo Cospito, l'anarchico al 41 bis e in sciopero della fame da tre mesi nel carcere di Sassari, contro la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Roma che ha respinto un reclamo contro l'applicazione del carcere duro disposto nei suoi confronti per quattro anni. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

SASSARI (Alto Adige)

"Io mi sono sempre limitata a esternare le condizioni di Alfredo da quando ha iniziato lo sciopero della fame, non mi sono mai pronunciata su quelle che sono le condizioni carcerarie nelle quali vive". (La Sicilia)