'Triangle of sadness', la satira grossolana che ha vinto la Palma d'oro

Ed è con due modelli che parte il film, Carl e Yara, che navigano nel mondo della moda mentre esplorano i confini della loro relazione.

Con le sue satire sociali, spara a destra e a sinistra senza farsi alcun problema e ‘Triangle of sadness’, non è da meno.

‘Triangle of sadness’ è una satira nera contro la cultura banale della moda, l'insensatezza degli influencer nei social media, la stupidità e la superficialità del nostro tempo dove il successo si misura da quanto denaro viene speso nel modo più assurdo, o meglio, da come viene mostrato. (Primocanale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

opo aver sfrecciato sui cieli del Festival di Cannes, “Top Gun: Maverick” vola alto al box office con incassi record da oltre 357 milioni nel mondo (e oltre 3 in Italia). Spesso i film delle manifestazioni legati alla settimana arte non trovano distribuzione nei singoli Paesi e li si può vedere solo durante l’evento. (leggo.it)

(askanews) – Alla 75esima edizione del Festival di Cannes ha vinto la Palma d’oro “Triangle of Sadness” di Ruben Ostlund, satira su ruoli sociali e di classe. Cannes, Palma d’Oro a Ostlund e giuria premia “Le otto montagne”. (Agenzia askanews)

Cannes La Palma del compromesso. (Corriere del Ticino)

Tutto è nato l'anno scorso quando una sessantina di comuni siciliani si è unita nell'Associazione Borghi dei Tesori, sotto l'egida delle Vie dei Tesori, e ha fatto nascere il primo Festival dei borghi. (Trapani Oggi - Notizie di cronaca, politica, attualità Trapani)

Questi gli altri premi della 75ª edizione del Festival: Grand prix ex aequo a Close di Lukas Dhont e a Stars at noon di Claire Denis. «Con “Le otto montagne” il cinema italiano rimane ancora protagonista» (l'Adige)

Più che mai abbiamo visto molto cinema d’autore che in realtà è cinema mainstream, o meglio un ibrido prima schifato e oggi abbracciato dai grandi festival. Il resto del palmares, come già scritto, va sul sicuro, sul classico intramontabile, sul “sicuramente d’autore” invece di riconoscere che il concetto di cinema d’autore sta cambiando e oggi è anche altro. (BadTaste.it Cinema)